Salute
Giornata contro Aids: il messaggio di Annan
«Bisogna agire e lavorare fianco a fianco per giungere a cambiamenti reali e positivi»
In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids e a 25 anni dalla comparsa della pandemia, il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, dal Palazzo di Vetro ha esortato il mondo ad una “maggiore responsabilita’”.
“Ogni presidente e primo ministro, parlamentare e politico”, ha detto in un messaggio”, dichiari: l’Aids e’ una questione che mi riguarda”. Il capo uscente delle Nazioni Unite ha riconosciuto “i progressi realizzati” nella prevenzione e nelle cure contro il virus dell’Hiv, ma ha auspicato “nuovi sforzi” per combattere la malattia. “Si tratta della piu’ grande sfida della nostra generazione”, ha sottolineato.
I dati emersi dalla conferenza di Toronto, che ad agosto ha riunito 30mila tra esperti, capi di stato e rappresentanti della societa’ civile, non lasciano dubbi: l’allarme Aids ancora oggi non da’ tregua. “Circa 40 milioni di persone affette da Hiv”, ha detto ancora Annan, “le loro famiglie e comunita’ convivono con il virus”, che solo nel 2006 ha contagiato 4,3 milioni di persone e ne ha uccise 3 milioni. Per questo, ha ribadito Annan, “bisogna agire e lavorare fianco a fianco per giungere a cambiamenti reali e positivi”. Il segretario generale dell’Onu ha quindi ricordato che “l’epidemia continua a espandersi con picchi allarmanti”, come quello africano, dove comunque il maggiore accesso degli ultimi anni alle cure dimostra che “il mondo puo’ combattere l’Aids”. Certo, la strada da percorrere per far accedere tutti i malati ai trattamenti anti-retrovirali è “molto lunga e difficile”, ma “non impossibile”.
Annan ha infine ricordato che i nuovi contagi riguardano soprattutto i giovani tra i 15 e i 24 anni, e che molti di loro in alcune regioni del Terzo Mondo ancora non conoscono i rischi a cui la malattia li espone e non hanno mai visto un preservativo.
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