Welfare

Giornata Alzheimer: «Il governo vari subito il Piano demenze»

La Federazione Alzheimer Italia lancia l'allarme: i nuovi casi in Italia nel 2015 sono stati 269mila e i costi ammontano a 37,6 miliardi di euro. Servono finanziamenti adeguati per sostenere malati e famiglie

di Gabriella Meroni

Oggi 21 settembre si celebra in tutto il mondo la XVII Giornata Mondiale dell'Alzheimer. Una ricorrenza che la Federazione Alzheimer sceglie di celebrare inviando un messaggio al governo: "I nuovi casi in Italia nel 2015 sono 269.000 e i costi ammontano a 37,6 miliardi di euro", sottolinea Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia: "Alla luce di questi nuovi dati – aggiunge – , chiediamo al governo di mettere in atto il Piano nazionale demenze, assegnandogli i finanziamenti adeguati per supportare concretamente i malati e le loro famiglie".

Ogni 3 secondi, nel mondo, una persona si ammala di demenza, l'Alzheimer è la forma più comune perché rappresenta il 60% di tutti i casi. Questi i dati epidemiologici dell'ultimo Rapporto mondiale Alzheimer 2015, diffusi dalla Federazione Alzheimer Italia: oltre 46 milioni le persone affette in tutto il mondo, di cui 1.241.000 nella sola Italia. Il Rapporto sottolinea poi come le stime ne prevedono 74,7 milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050 e nel nostro paese, secondo le stime, le persone con demenza saranno ben 1.609.000 nel 2030 e 2.272.000 nel 2050.

Ma oggi è anche un giorno tinto di viola, il colore della malattia, dove si potranno lanciare campagne di attenzione o raccolte di fondi basate su oggetti di quella tonalità o sui fiori "non ti scordar di me". Indispensabili sono i continui progressi della ricerca scientifica: ultimamente l'attenzione si e' concentrata su nuovi studi su questa malattia, come quello condotto dall'Università di Verona che fornisce un contributo fondamentale nella conoscenza della genesi dell'Alzheimer, gettando luce sul ruolo inaspettato delle cellule del sistema immunitario, i globuli bianchi (chiamati anche leucociti), nell'induzione della patologia.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.