Nel 2005 sono stati uccisi finora 40 giornalisti. Ad annunciarlo e’ il gruppo InternationalPress Institute (Ipi), con sede a Vienna. Almeno 11 giornalisti sono stati uccisi in Iraq, che si conferma il posto piu’ pericoloso al mondo, dove i cronisti subiscono le conseguenze degli scontri tra militari della coalizione guidata dagli Usa e guerriglia locale. ”Sono stati uccisi – spiega l’Ipi – perche’ lavoravano per giornali americani o occidentali”. Sei reporter sono stati morti nelle Filippine, dove si sta registrando un preoccupante aumento degli omicidi compiuti nei confronti dei cronisti. In Bangladesh, Brasile, Bolivia, Colombia, Haiti, Msssico, Pakistan e Somalia sono stati uccisi in tutto 16 reporter, 2 in ognuno di questi Stati. L’Ipi afferma che a divenire un bersaglio sono soprattutto quei reporter impegnati nella lotta contro la droga o in inchieste sulla corruzione.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.