Mondo

Giordania: attentato terroristico, almeno 67 morti

L'attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico di al-Qaeda in Iraq guidato da Abu Musab al-Zarqawi.

di Chiara Brusini

E’ di almeno 67 morti e 150 feriti il bilancio dei tre attentati dinamitardi compiuti ieri sera in tre alberghi di Amman, in Giordania. Gli attacchi, stando a quanto riferito dal vicepremier Marwan Muasher, sembrerebbero essere stati compiuti da tre kamikaze che hanno agito quasi simultaneamente in altrettanti alberghi frequentati da stranieri.

Intorno alle 21 locali (le 20 in Italia), tre potenti esplosioni hanno scosso la capitale a pochi minuti l’una dall’altra, seminando morte e devastazioni in tre alberghi: la prima al Radisson Sas, nel quartiere finanziario Shmeisani; la seconda al Gran Hyatt, in pieno centro; e l’ultima al Days Inn, un albergo piu’ modesto degli altri due nel quartiere residenziale di Rabieh, a meno di un chilometro dalla superprotetta ambasciata israeliana. E’ incolume un gruppo di medici italiani che si trovava al Gran Hayatt per un convegno. I 35 medici sono stati trasferiti in un altro albergo fuori citta’, mentre accertamenti sono in corso per verificare l’eventuale presenza e lo stato di salute di altri connazionali. I tre alberghi sono stati isolati da un’imponente dispositivo di forze della polizia e dell’esercito per un vasto raggio, ma i danni relativamente modesti alle loro strutture esterne hanno subito fatto pensare a esplosioni avvenute all’interno.

Il Radisson Sas, dove si e’ registrato il maggior numero di vittime, tra cui alcuni bambini, era gia’ entrato nel mirino dei terroristi nel 2000, ma i servizi segreti giordani avevano sventato l’attacco e arrestato i membri della cellula che lo aveva pianificato. Ieri sera, un kamikaze e’ pero’ riuscito a farsi saltare in aria in una sala dove era in corso un banchetto di nozze con 250 invitati.

Al Grand Hayat, l’esplosione e’ invece avvenuta nella hall, mentre al Days Inn si e’ verificata all’entrata del nigth club che si affaccia sulla strada, motivo per cui e’ stata affacciata l’ipotesi di un autobomba. Sebbene il loro numero e la loro nazionalita’ non siano stati ancora confermati, e’ certo che tra le vittime ci siano numerosi cittadini stranieri.

L’emittente di stato Jordan TV, l’unica ad avere accesso ai luoghi degli attentati, ha mandato in onda le immagini degli interni degli alberghi devastati, con vetri in frantumi, infissi deformati, porte divelte e soffitti crollati, ma senza mostrare mai quelle di morti o feriti.

Con un comunicato apparso sul web stamane, il gruppo terroristico di al-Qaeda in Iraq guidato dal terrorista giordano Abu Musab al-Zarqawi ha rivendicato l’attentato. ”In questi giorni benedetti – si legge nella nota – nei quali i leader miscredenti occupano l’Iraq, un gruppo di leoni delle brigate al-Bara Bin Malik hanno innalzato la parola di Allah in questa nuova spedizione benedetta che ha colpito Amman dopo un attento studio degli obiettivi da colpire e lunghe osservazioni”. Nel testo si legge che ”sono stati quindi scelti gli alberghi che i tiranni della Giordania hanno fatto divenire giardini nei quali si nascondono i nemici della religione, tra i quali gli ebrei, i crociati e gli apostati”.

Nonostante l’ingente dispiegamento della sicurezza giordana, il gruppo di al-Zarqawi annuncia orgoglioso di essere riuscito a mettere a segno l’attentato e annuncia che nelle prossime ore diffondera’ altre notizie con maggiori dettagli sull’operazione condotta ieri.

Ferme condanne della follia terroristica sono giunte dal segretario generale della Lega araba Amr Moussa, dal ministro degli Esteri egiziano Ahmed Aboul Gheit, dal governo iracheno, dal Ministro degli Esteri iraniano, dall’alto Rappresentante Ue per la Politica Estera e di Sicurezza Javier Solana.

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