Dalla parte degli animali

Giocare coi peluche, salvare quelli vivi

Campagna natalizia del Wwf: tanti animali-giocattolo per sostenere la tutela di quelli in carne e ossa. Uno spot firmato Jan Kalvoda e Premysl Ponahly

di Barbara Marini

Gentilezza contro maltrattamenti: lo spot natalizio di Wwf è una simpatica kermesse di innocenti, impavidi e infantili maltrattamenti rivolti a altrettanti innocenti peluche che incarnano le forme degli animali più a rischio di estinzione. L’adozione, proposta da Wwf come impegno o regalo di Natale, coincide con l’adozione e l’arrivo di un peluche, da proteggere.

Il video dei registi Wolfberg (i praghesi Jan Kalvoda e Premysl Ponahly) prodotto da Think Cattleya con la direzione creativa di Accenture Song è appena uscito: Cruelty For Good, racconta di una bambina che mangia spaghetti e li “condivide” con il suo peluche di leopardo delle nevi, sporcandolo tutto di sugo; una un peluche di tartaruga marina infilato in lavatrice, rotola in mezzo ai vestiti; un orango piazzato su una macchinina telecomandata, una tigre imprigionata nello scotch da pacchi, un panda incastrato nel baule di un’automobile e molte altre specie che il Wwf protegge da sempre.

Lo spot di Wwf

Tra ironia, goffaggine, innocenza e ilarità il tema è chiarissimo: si può giocare solo con i peluche, gli animali che questi rappresentano invece, sono creature da proteggere e salvare. L’augurio di Wwf è che per questo Natale, si adotti una specie in pericolo sul sito wwf.it per ricevere il peluche dedicato ma soprattutto per sostenere i progetti a loro dedicati.

In particolare, quelli rivolti alla tigre, al panda, elefante e tartaruga marina. Andare subito a vedere lo spot e il sito dove Wwf racconta lo stato dei lavori per la protezione di queste specie e le peculiarità di ogni animale, così che uno spot si trasformi in un momento educativo e di condivisione.

Giocare coi peluche

Con i peluche si gioca, col destino di animali in estinzione no. Lo spot, intriso di gesti quotidiani e le info nel sito, raccontano una comunanza di azioni o condizioni sui quali raramente si riflette e la campagna vuole incrementare questa empatia e la cultura della gentilezza, contro quella del maltrattamento. Sapere come la tigre si prende cura dei suoi cuccioli, le necessità nutrizionali del panda, a cui abbiamo distrutto foreste, o conoscere i legami parentali degli elefanti, la presenza necessaria delle “nonne” dentro i gruppi familiari, o come sono brave le carette, le nostre tartarughe a nuotare, fin dai primi giorni, conoscere queste caratteristiche, avvicina la lente della simpatetica alleanza tra creature. Così mentre dall’oblò della lavatrice si vede il peluche rotolare, possiamo aprire una finestra verso il mondo, con un regalo di Natale intelligente e gentile.

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