Non profit
Giganti (Aism): «Questo Governo non ci considera»
Uno dei promotori della petizione sul taglio di 80 milioni commenta il silenzio del governo Monti: "Non sanno cosa dire, solo chi vincerà le elezioni forse ci rispondderà"
"Risposte da questo governo sul 5 per mille 2010? No, non credo che ne avremo mai. Sono convinto che non abbiano né l'interesse né la voglia di giustificare una scelta così grave. Temo che dovremo aspettare il prossimo governo, qualunque esso sia, per tornare alla carica e chiedere ascolto". E' sconfortato Paolo Giganti, responsabile raccolta fondi dell'Assosicazione italiana sclerosi multipla (Aism), tra i promotori della petizione sullo "scippo" di 80 milioni ai danni del 5 per mille di due anni fa.
Dopo quasi quattro mesi di battaglie inascoltate, Giganti è pessimista, e non lo nasconde. "Questo governo ignora le migliaia di firme che abbiamo raccolto", nota, "e non credo ci siano margini per attendere oltre. Non ci risponderà mai, ne sono convinto. Dovremo attendere le prossime elezioni per sapere qualcosa". Una sensazione, quella di Giganti, avvalorata dal persistente silenzio che arriva dagli uffici del Ministero dell'Economia, interpellati l'ultima volta da vita.it il 17 settembre, ma ancora senza esito.
La petizione, lanciata da vita.it nel maggio scorso, è stata promossa da: AIL; AIC – Associazione Italiana Celiachia ; AIRC; AISM; Amnesty International; ASSIF; Cesvi; CINI; Emergency; FAI; Lega del Filo d'Oro; Medici senza frontiere; Save the Children; Terre des Hommes; Vita magazine; WWF
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