Welfare

Giappone: ferie obbligatorie per combattere i suicidi

Per combattere il fenomeno del Karoshi, la morte riconducibile allo stress lavorativo a cui sono sottoposti moltissimi lavoratori in Giappone, il governo sta valutando di inserire un periodo di ferie obbligatorie per alleviare lo stress

di Ottavia Spaggiari

Si chiama Karoshi, letteralmente, “morte dovuta al sovraccarico di lavoro” una vera e propria minaccia per i lavoratori giapponesi, spesso costretti a sacrificare nottate e vita privata ad orari di lavoro impossibili. Sarebbero in moltissimi infatti a lavorare tra le settantacinque e le novanta ore a settimana. Allo stress da lavoro eccessivo si riconducono problemi di cuore, infarti ed esaurimenti nervosi, tanto che il governo giapponese starebbe lavorando ad una proposta di legge per rendere le ferie minime obbligatorie. Secondo alcune stime, sarebbero circa 9 mila le vittime del Karoshi, una tendenza cresciuta nel boom economico degli anni sessanta (il primo caso risale al 1969) e aumentata nel corso degli anni.

“Verso i datori di lavoro, c’è una sorta di impegno tipico del samurai, una dedizione al dovere che fa quasi perdere alle persone l’istinto di autoconservazione.” Ha spiegato Jeffrey Johnson, ricercatore dell’Università del Maryland che ha studiato il fenomeno del Karoshi. “Le persone lavorano letteralmente fino alla morte.” Alcune aziende hanno cercato di adottare politiche specifiche per far fronte a quella che sta diventando una vera emergenza. Proprio per questo, Toshiba avrebbe messo un tetto massimo annuale di 360 ore agli straordinari.

Il problema non sarebbe solo legato agli orari impossibili ma anche alla filosofia del miglioramento costante, portata all’estremo, per cui ogni istante considerato “non produttivo”, viene eliminato. “L’idea è che se, per esempio, si lavora in catena di montaggio, si deve lavorare ogni momento, eliminando anche i 20 secondi in cui  magari non c’è nulla da fare, tra un pezzo e l’altro”, spiega Johnson. “Dal punto di vista dello stress, quelli sono i momenti in cui ci si può riposare un attimo.”

La proposta del governo consisterebbe nel rendere obbligatori 5 giorni di ferie all’anno, non molti se paragonati ai ritmi assurdi di lavoro a cui le persone a rischio Karoshi sarebbero abituate ma, secondo Johnson, questo sarebbe almeno un inizio. “ Durante il periodo di riposo il corpo delle persone si rilassa, si ricalibra, certo, ci vuole un po’ se hai trascorso un periodo molto stressante, forse più di una vacanza normale, ma ogni vacanza aiuta”.

Foto: RIE ISHII/AFP/Getty Images

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