Leggi

Giappone, ecco la legge anti suicidio

Nel 2005 sono stati più di 32mila, e soprattutto fra i giovanissimi. Di questo passo nel 3200 non ci saranno più giapponesi. Il parlamento corre ai ripari

di Redazione

le agenzie in questi giorni hanno battuto i dati allarmanti sul tasso di suicidi, a New Orleans, che a seguito dell’uragano Katrina e della situazione insostenibile che esso ha lasciato sono triplicati rispetto agli anni precedenti. Dai nove casi ogni 100mila abitanti che venivano rilevati ogni anno si e’ passati a piu’ di 26 nei quattro mesi seguiti al passaggio dell’uragano lo scorso anno. Oggi Repubblica pubblica i dati sul suicidio in Giappone: 32.552 persone nel 2005 si sono tolte la vita. Un’enormità. Salita di un +0,7% rispetto al 2004. E va bene che la tradizione culturale in giappone ha sempre guardato al suicidio come a un atto eroico, di estremo coraggio, ma i giapponesi iniziano a preoccuparsi. Perché a suicidarsi sono soprattutto i gioavni, poco più che bambini, filgi unici adorati delle coppie giapponesi. Facendo due conti, tra politica del figlio unico e suicidi, i demografi del sol levante hanno calcolato che entro il 3200 non ci sarà più un giapponese sotto il sole. Il parlamento ha varato una legge per la prevenzione dei suicici, che passa dalla scuola e dall’educazione dei giovanissimi e daà fondi agli enti locali per creare strutture di supporto psicologico. Peccato che il paese non abbia grande amore per Freud, psicologi, psicanalisti e psicoterapeuti. E così in questi centri entreranno soprattutto “aspiranti sucidi pentiti”. Per un verso o per l’altro, che sia testamento biologico, eutanasia, o questa legge anti suicidio, la morte è al centro del dibattito politico. Peccato che sia ancora un tabù nei discorsi reali tra le persone. Le due cose sarebbe meglio andassero di pari passo.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA