Economia

Get it!, le 10 startup a impatto premiate nel Selection Day

Il programma di Fondazione Social Venture GDA in collaborazione con Cariplo Factory ha selezionato le migliori idee e startup a impatto, nei settori Smart Cities e Mobility Action, Food e Environment. I risultati della terza Call for Impact

di Redazione

La terza Call for Impact di Get it!, il programma di incubazione e accelerazione nato dal programma intersettoriale di Fondazione Cariplo e realizzato da Fondazione Social Venture GDA – in collaborazione con Cariplo Factory – aveva raccolto tra il 13 dicembre e il 25 febbraio un totale di 137 candidature, coinvolgendo circa 500 innovatori negli ambiti Smart Cities, Mobility Action, Food e Environment.
Lo scorso 18 aprile, 14 team selezionati dalla giuria hanno affrontato il tanto atteso Selection Day: una sessione di Pitch durante la quale le startup sono state valutate sulla base dei criteri presentati nel Bando della Call For Impact 3.
I progetti selezionati hanno presentato la loro idea di impresa di fronte alla giuria composta da: Cristina Ceresa, giornalista professionista e direttore della testata GreenPlanner, Enrica Arena, Cmo e Co-Founder Orange Fiber, Marco Battaglia, ceo e co-founder Sfridoo, Stefano de Falco, direttore dell’Irgit (Istituto di Ricerca sulla Geografia della Innovazione Territoriale) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Stefano Martini, Head of Circular Economy Lab Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fabio Carlozzo, managing director, Head of development & Social Housing, Investire Sgr, Filippo La Scala, founder, Garnell, Giuseppe Oriani, ceo Europe, Savills Investment Management, Francesco Abba Legnazzi, presidente di Fondazione Housing Sociale.

La piattaforma, nata con l’obiettivo di facilitare l’imprenditoria sociale innovativa, ad oggi ha lanciato 3 delle 5 Call for Impact tematiche. Le startup vincitrici, come da bando, accederanno al percorso di incubazione e accelerazione fino a contendersi un investimento che andrà da un minino di 25mila euro a un massimo di 40mila euro erogato da Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
In futuro, alcune di loro, potranno beneficiare di un investimento da parte della Fondazione, secondo le logiche dell’impact investing, proprie della sua attività. La Fondazione, infatti, è impegnata nel promuovere in Italia e in Europa la cultura degli investimenti a impatto attraverso il supporto a iniziative, imprese e start-up in grado di rispondere in modo innovativo alle principali sfide sociali, ambientali e culturali

Queste le 10 startup selezionate

A.G.MA. Geopolimeri produce pannelli in schiuma di geopolimeri, ignifughi, refrattari, isolanti, realizzati partendo dai prodotti di scarto delle centrali termoelettriche. I pannelli prodotti da A.G.MA. Geopolimeri sono utilizzati per l’isolamento termico degli edifici e per la protezione dal fuoco.
Circular Wool Considerato materiale di scarto, Circular Wool utilizza all’interno delle sue produzioni la lana grezza italiana, con cui realizza un tessuto innovativo di lana sostenibile per interni e prodotti di interiordesign, utilizzabile anche a livello industriale.
ComBeenazioni è un progetto di sviluppo sostenibile, che pone al centro l’alveare. Grazie al prezioso aiuto della api, ComBeenazioni svolge il biomonitoraggio delle aree di pianura urbane e delle aree di montagna per la qualità del foraggio e dei pascoli.
Diatomea è un progetto nato per la tutela dell’ambiente sommerso del lago di Como, con l’obiettivo di ricostituire la qualità ecologica del fondale tramite la ripiantumazione della vegetazione acquatica. Il progetto prevede l’estrazione e la vendita della bava dell’autoctona lumaca lacustre (Viviparus ater), risorsa utilizzata nel settore cosmetico, farmaceutico e chimico.
Futuredata S.r.l. ha realizzato un’applicazione capace di fornire indicazioni in merito a dove, quali e quanti materiali sono presenti in un’Apparecchiatura Elettrica e/o Elettronica (AEE). La missione di Futuredata è migliorare il trattamento e il recupero delle apparecchiature elettrice, ritrasformandole in ottica circolare.
Ibrida – Buona come il pane Ibrida ha sviluppato un innovativo ciclo produttivo della birra, partendo dagli scarti della lavorazione del pane. Attraverso l’utilizzo del pane invenduto a fine giornata, la startup ricava il 30% del malto adoperato nella tradizionale ricetta per la produzione della birra artigianale di qualità.
Pigmento realizza e genera una seconda vita agli scarti agricoli e alimentari, producendo coloranti 100% naturali e atossici, privi di sofisticazioni, additivi o contaminazioni chimiche.
RECUP, il progetto innovativo contro lo spreco alimentare grazie al recupero del cibo invenduto nei mercati rionali scoperti di Milano. L’iniziativa invita i venditori di prodotti alimentari alla raccolta dello scarto invenduto della giornata e alla libera distribuzione ai soggetti bisognosi. In 3 anni di attività sono stati salvati e distribuiti circa 40000kg di cibo, operando in 10 mercati di Milano e contrastando lo spreco alimentare e l’esclusione sociale. Il prossimo obiettivo è aprire un laboratorio di trasformazione del cibo.
Yauali è un sistema circolare chiuso che ha lo scopo di produrre frutta, verdura e piante medicinali all’interno delle aree urbane, massimizzando le risorse con la combinazione di differenti strumenti, quali la coltivazione in acquaponica, la raccolta dell’acqua piovana e la generazione di acqua atmosferica.
mOOve realizza piste ciclabili ecosostenibili, modulari e di facile installazione mediante fissaggi veloci e ripetitivi. Le piste di mOOve, sono prodotte con materiali di recupero delle materie plastiche e possono essere posate su qualunque superficie esistente.

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