Formazione

Gerusalemme, iniziano le Maccabiadi 2013

di Roberto Brambilla

Per gli ebrei che fanno sport è uno degli eventi più importanti. Partono giovedì con la cerimonia d’apertura al Teddy Stadium di Gerusalemme le 19sime Maccabiadi, i Giochi mondiali ebraici. Novemila atleti, di cui 3mila provenienti da Israele (ebrei ma anche arabi israeliani) si sfideranno per dodici giorni in 35 discipline, dall’hockey ghiaccio fino al calcio, al basket e allo squash.

Tre categorie (Junior, Masters e Open) per far incontrare con lo sport ebrei di tutto il mondo, dalla Russia fino alla piccola delegazione della Guinea-Bissau, passando per l’Italia che parteciperà con 60 atleti, provenienti soprattutto dalle realtà sportive della comunità ebraica di Roma.

Il più grande evento dello sport ebraico che è nato, come spesso capita dal sogno di un ragazzino Yosef Yekutieli. Un quindicenne emigrato dall’Impero Russo insieme ai genitori che impressionato delle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 si “mette in testa” di far nascere le Olimpiadi ebraiche. Ci vorranno esattamente 20 anni ma il 28 marzo 1932, a Tel Aviv nella Palestina del Mandato britannico, 300 atleti da 18 nazioni si sfidarono nei primi Giochi aperti da Meir Dizengoff, primo sindaco della città.

Poi, dopo l’edizione 1935, un pausa di 15 anni, dovuta alla seconda Guerra Mondiale ma dal 1950 ogni quattro anni le Maccabiadi ci sono sempre state. Con personaggi che hanno fatto la storia dello sport. Dai nuotatori Jason Lezak, Lenny Krayzelburg e Mark Spitz, l’uomo delle 7 medaglie d’oro a Monaco 1972 che vinse 10 ori alle Maccabiadi tra il ’65 e ’69 o alla ginnasta statunitense Kerri Strug, eroina di Atlanta ’96, al tennista cileno Nicolas Massù fino ad Aly Raisman, due ori e un bronzo nella ginnastica a Londra 2012 . Sarà lei, insieme al giocatore Nba Amar’e Stoudemire assistant coach del Canada, la stella della manifestazione. E sarà Aly ad accendere il braciere al Teddy Stadium. Come aveva fatto 28 anni fa Mark Spitz.

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