Mondo

Gerusalemme, arrestato pacifista palestinese

Lo denunciano i rappresentanti italiani di Action for Peace

di Gabriella Meroni

Al termine di un?affollata conferenza stampa all?hotel American Colony di Gerusalemme Est, e? stato arrestato il dottor Moustapha Barghouti, leader del Pngo (coordinamento delle organizzazioni non governative palestinesi) che hanno realizzato, insieme a circa 450 rappresentanti della societa? civile europea, la settimana di iniziative non violente denominata Action For Peace. La polizia israeliana ha giustificato l?arresto con il possesso, da parte di Barghouti, di una carta di identita? di Ramallah, che non gli consente di entrare a Gerusalemme. Il dottor Barghouti non ha opposto resistenza, ma ha chiesto di chiamare il proprio legale e di essere accompagnato dale due europarlamentari presenti, l?italiana Luisa Morgantini e la danese Ulla Sandbaek. La risposta e? stata negativa ad entrambe le richieste ed il dottor Barghouti e? stato poratto via in una camionetta, seguita da un taxi su cui si trovavano le due parlamentari ed il responsabile Esteri della CGIL Gianfranco Benzi. Barghouti si trova la momento in cui scriviamo (12.45 a Gerusalemme) nella stazione di polizia centrale conosciuta come Russian Compound. Le europarlamentari ed il rappresentante della CGIL, cui non e? stato consentito di entrare, sono presso l?ingresso in attesa dei rispettivi consoli, degli avvocati e dei gionalisti. Nel corso della conferenza stampa che ha preceduto il suo arresto, Moustapha Barghouti aveva illustrato gli scopi ed i metodi non violenti del GIPPP (Grassroot International Protection for the Palestinian People), ringraziando gli europei per il loro sostegno, che ha portato tra i palestinesi, per la prima volta in molti mesi, un po? di ottimismo ed il sollievo di non sentirsi soli. Gli europei presenti (italiani, francesi e belgi) hanno rilevato come le delegazioni che hanno partecipato alla settimana di iniziative in Palestina (e che provenivano anche da Regno Unito, Stati Uniti e altri paesi) rappresentano milioni di cittadini, soprattutto dell?Unione Europea, alcuni dei quali denunceranno l?Esercito e la polizia israeliane per i maltrattamenti e le ferite ricevute ai check points o durante manifestazioni pacifiche. ?La popolazione civile palestinese deve essere protetta perche? I suoi diritti umani fondamentali sono continuamete violati? e? stato detto ?noi siamo qui perche? non ci sono le Nazioni Unite, cui spetterebbe il compito di protezione ed interposizione?. I rappresentanti delle organizzazioni europee che hanno partecipato alla conferenza stampa ? Luisa Morgantini, Gianfranco Benzi, Claude Leostic, Daniel Vanhove e Youssef Boussoumah ? hanno inoltre ribadito l?impegno ad intensificare le iniziative di sensibilizzazione e di lobby nei rispettivi paesi e nei confronti delle istituzioni europee per scuotere finalmente l?indifferenza dell?Europa alla causa della pace e della giustizia, a partire dalla fine dell?occupazione e dal rispetto delle Risoluzioni delle Nazioni Unite. Un primo passo potrebbe essere una campagna europea di boicottaggio dei prodotti delle colonie (settlements) israeliane nella Cisgiordania occupata, che vengono commercializzati in Europa in violazione dell?Accordo di partenariato euro-mediterraneo, che esplicitamente li esclude. (Fonte: Action for peace)


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