Sostenibilità

Germania: obiettivo 20% di energia da fonti rinnovabili

Pronto un piano che prevede incentivi e regole per sfruttare sole, vento e idrogeno

di Gabriella Meroni

“La settimana prossima, alla conferenza sul clima indetta a Bali dalle Nazioni Unite, la Germania vorrebbe giocare un ruolo di punta. Per convinzione. Ma anche perche’ la cancelliera Angela Merkel e il suo ministro dell’Ambiente Sigmar Gabriel sostengono che questa sia anche un’occasione per proiettare l’economia tedesca nel Ventunesimo Secolo, se e’ vero che quello legato all’ambiente, e in particolare quello delle energie alternative ai combustibili fossili, sara’ uno dei business a maggiore crescita”.

Lo riferisce il “Corrier della sera” sottolineando che “La scommessa e’ alta”. “Il Programma Integrato per l’Energia e il Clima e’ la cornice entro la quale la signora Merkel fa rientrare i suoi obiettivi. In essenza, -prosegue il quotidiano di Via Solferino- la cancelliera ha un piano per ridurre le emissioni tedesche di anidride carbonica del 40% (rispetto al livello del 1990) entro il 2020. E vuole che in quell’anno le energie rinnovabili arrivino a coprire il 20% di tutte le fonti, dall’8% o 12% attuale (a seconda di chi fa i calcoli). Se riuscisse in questo secondo obiettivo, la Germania diventerebbe il modello globale di lotta al ‘pianeta caldo’. E conquisterebbe un vantaggio competitivo in fatto di tecnologie del vento, del solare, delle biomasse sugli altri Paesi”.

“Il piano, che dovrebbe essere perfezionato nelle prossime settimane, consiste in regole per l’installazione di sistemi nuovi di riscaldamento, in ulteriori collegamenti per lo sfruttamento dell’energia eolica, nella produzione di automobili a bassa emissione o elettriche oppure a idrogeno” riferisce ancora il giornale, che prosegue: “Le nuove costruzioni dovranno poi essere a basso consumo di energia e almeno in parte alimentate da celle solari, biogas e pompe di calore. Ovviamente, il piano va anche oltre le energie alternative: ma e’ in questo campo dove la scommessa e’ probabilmente piu’ forte”.

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