Salute
Germania, l’Aids battuto dall’ironia
Messaggi minimalisti, doppi sensi leggeri. 600mila cartelloni. E tutto prese il via da una ministra democristiana... da Amburgo, Leonardo Boschetti
di Redazione
Mach?s mit. Questo geniale gioco di parole, che in italiano significa ?fallo con?, è lo slogan di una gigantesca campagna di prevenzione dell?Aids, che da ben 13 anni appare a intervalli regolari nel paesaggio mediatico tedesco. La firma? La Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklaerung (BZgA), il Centro federale di educazione alla salute, un ente statale alle dirette dipendenze del ministero della Salute. A capo del ministero in quegli anni c?era una donna, docente universitaria di pedagogia: Rita Suessmuth. Col suo placet era partita la prima campagna <i>Non dare all?Aids nessuna chance</i>. Piccolo particolare: la signora Suessmuth era democristiana e vicepresidente dell?Associazione delle famiglie cattoliche. Ancora oggi tutte le organizzazioni attive nella prevenzione, dai centri sanitari pubblici alle associazioni omosessuali, riconoscono a lei il merito, nello shock di quegli anni, di aver saputo reagire con saggezza, lungimiranza e rapidità. Fu lei, per esempio, a decidere il coinvolgimento nella prevenzione i centri di autoaiuto omosessuale, dando loro finanziamenti per l?intervento diretto all?interno delle comunità gay.
In che cosa consiste il meccanismo della campagna? Semplicemente in una massiccia offensiva di affissioni, realizzata grazie al contributo decisivo della società che gestisce questi spazi in Germania (quest?anno sono stati più di 600mila). Secondo segreto del successo, il messaggio elaborato al Dipartimento Comunicazione e design dell?università di Düsseldorf, da due studenti di Wilfred Korfmacher: Marcel Kolvenbach e Guido Meyer. La strategia: messaggi positivi con un tocco di humor che incoraggiassero a riflettere serenamente su quello che poteva essere un tema ?difficile?. La grafica minimalista si è mantenuta coerente attraverso gli anni: il preservativo colorato campeggia sempre in primo piano, arricchito da pochi tratti disegnati che reintepretano la forma rotonda nei modi più svariati: una ruota, un mappamondo, un orologio…; a questo si accompagna una breve headline che completa il doppio senso. Leggeri, poetici, intriganti, questi ironici doppi sensi hanno confermato nel corso del tempo una immensa qualità: rendere esplicito un messaggio ?delicato? mantenendo un equilibrio che evita ogni volgarità e risulta leggibile anche agli adolescenti. Risultato? La campagna della BZgA da anni risulta, secondo i sondaggi, la più popolare in Germania. Tutti la ricordano. Tutti la amano… .
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