Sostenibilità

Germania, buon inizioAl primo posto…

di Redazione

Chi ha attraversato la Germania guidando in quel panorama senza fine fatto di turbine a vento, non rimarrà sorpreso di apprendere che si è aggiudicata la prima posizione nella classifica del rapporto del WWF. «Non c’è nessun motivo per festeggiare», sostiene però Regine Guenther, direttrice delle Politiche energetiche e climatiche del WWF Germania. «Fino ad oggi la Germania non si è impegnata né per fissare un obiettivo a lungo termine che imponga una diminuzione delle emissioni del 95% entro il 2050, né a una “zero carbon strategy”». Dal 2000, le emissioni hanno incominciato a diminuire, ma il trend è molto lento, e non c’è alcuna azione pianificata nei confronti delle nuove centrali di carbone, né un’azione «sufficientemente stringente» nei confronti del sistema di trasporto. Di buono c’è che la Germania ha incluso politiche ambientali tra le misure del pacchetto anti crisi economia, con prestiti agevolati alle famiglie che adottano misure di riduzioni del carbonio. Questo, insieme all’ambizioso piano che ha fissato un meno 40% di gas serra entro il 2020, rappresenta una strada che anche gli altri Paesi dovrebbero intraprendere.
(R.H.)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA