Cultura

Germania: a scuola solo lingua tedesca

E i turchi, che rappresentano la maggiore comunità straniera, non ci stanno

di Redazione

A Berlino si inasprisce la polemica sulla decisione di due istituti scolastici di imporre l’uso del tedesco non solo in classe ma anche nelle pause fra le lezioni e durante la ricreazione nei cortili e giardini delle scuole. A protestare sono state oggi le organizzazioni turche, rappresentanti della maggiore comunita’ di immigrati stranieri in Germania. Con 2,5 milioni – oltre 200 mila dei quali a Berlino – i turchi costituiscono infatti di gran lunga la prima comunita’ di Auslaender nel paese, seguiti da cittadini della ex Jugoslavia (800 mila circa) e italiani (oltre 600 mila).
”Il divieto di parlare nella lingua madre turca non favorira’ negli studenti una migliore conoscenza del tedesco”, ha detto un portavoce della comunita’ turca nella capitale. A suo avviso invece entrambe le lingue – quella tedesca e quella del paese d’origine – andrebbero favorite in egual misura al fine di ottenere una buona conoscenza linguistica fra gli allievi e i ragazzi di famiglie straniere. I rappresentanti della comunita’ turca hanno quindi criticato il vicepresidente del Bundestag Wolfgang Thierse e il responsabile (ministro) della pubblica istruzione al Land di Berlino Klaus Boeger – entrambi socialdemocratici Spd – invitandoli a rivedere la loro posizione favorevole all’obbligo del tedesco a scuola. Lo studio e la pratica della lingua tedesca – fa notare la comunita’ turca – e’ sicuramente molto importante, ma con i divieti si rischia di ottenere il contrario di quello che si vuole, suscitando al tempo stesso risentimento nelle comunita’ di immigrati. La stampa tedesca, dopo la diffusione della notizia nel fine settimana, dedica oggi ampio spazio alla decisione di due scuole di Berlino – la ‘Herbert Hoover’ nel quartiere Wedding e la ‘Borsig’ di Kreuzberg – di imporre l’obbligo del tedesco ovunque a scuola, in classe e fuori. Il problema della massiccia presenza di immigrati nelle scuole si fa sempre piu’ impellente in particolare a Berlino, dove – come scrive oggi il quotidiano Der Tagesspiegel – in circa 50 istituti scolastici gli allievi tedeschi sono in minoranza. Al primo posto per presenza di stranieri figura la scuola media ‘Eberhard-Klein’ (quartiere Kreuzberg), dove il 98,5% degli studenti non sono tedeschi, mentre la ‘Herbert-Hoover’ (Wedding) e diverse altre registrano una percentuale di allievi stranieri superiore al 90%. Sette scuole registrano piu’ dell’80% di studenti non tedeschi, mentre un’altra ventina di istituti presenta un parco allievi al 70% stranieri. Cio’ ha suscitato reazioni preoccupate da parte di molti genitori tedeschi, che hanno deciso di iscrivere i propri figli ad altre scuole con minore presenza di stranieri. ‘I nostri figli si sentono stranieri a casa loro’, hanno osservato in tanti.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.