Politica
GEORGIA. In arrivo aiuti per 3,4 miliardi di euro
Dall'Unione europea 863 milioni per il biennio 2008-2010
di Redazione
La comunità internazionale si è impegnata per un totale de 3,4 miliardi di euro di aiuti alla Georgia, di cui 863 milioni provenienti dall’Unione Europea, per il periodo 2008-2010. E’ il risultato della Conferenza internazionale dei donatori che si è svolta a Bruxelles, e alla quale hanno partecipato 38 paesi e 15 organizzazioni internazionali, tra cui oltre alla stessa Ue la Banca Mondiale, il Fondo Monetario internazionale, la Banca europea d’investimento e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. La somma, che ha superato le aspettative iniziali, ‘scende’ a 2,8 miliardi di dollari se si escludono gli aiuti al settore finanziario, il quale ammonta a 650 milioni di euro. I fondi approvati oggi si aggiungono ai 580 milioni di euro (750 milioni di dollari) già stanziari dal Fondo monetario internazionale. Della somma decisa oggi a Bruxelles, 340 milioni di euro sono destinati a rispondere agli aiuti immediati legati alla crisi di agosto. Altri 445 milioni di euro sono invece previsti per un sostegno diretto al bilancio dello Stato, per consentirgli di mantenere in piedi i servizi essenziali. Infine, 2 miliardi di euro sono destinati a compensare il temporaneo crollo degli investimenti stranieri nelle aree più colpite dal conflitto. A questi si aggiungono i 650 milioni di euro di cui si è detto per il sostegno soprattutto alle banche. Ad annunciare la cifra è stato il vicepresidente della Banca Mondiale Shigeo Katsu. “La Georgia – ha detto – ha fatto enormi progressi nello sviluppo negli ultimi cinque anni. Non possiamo permetterci di perdere terreno nelle varie aree dove importanti sviluppi faticosamente ottenuti sono stati così impressionanti”. Il primo ministro georgiano Lado Gurgenidze ha ringraziato “la comunità internazionale per la sua solidiarietà. Con il suo aiuto la Georgia si riprenderà in fretta” . Si tratta, ha proseguito, “di un dono che si può avere una volta sola in una generazione, destinato a tutto il popolo georgiano, non è per il governo”. Il premier ha spiegato che “c’è moltissimo da fare nei prossimi tre anni, nel campo dei trasporti, delle strade, delle infrastrutture”. Per cui “più soldi ci sono, meglio è”, ha aggiunto, assicurando che “saranno spesi nel modo migliore e con la massima trasparenza”. Dal canto suo il commissario europeo alle Relazioni Esterne Benita Ferrero-Waldner ha assicurato che, almeno per i fondi Ue, l’Unione Europea “applicherà tutti i sistemi di controllo” per verificare che i fondi siano propriamente impiegati
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