Welfare

Genocidio, un rapporto accusa il presidente del Ruanda

Il rapporto anticipato dal quotidiano francese Le Monde riapre la questione delle responsabilità dell'attuale presidente a dieci anni dal genocidio ruandese.

di Emanuela Citterio

Sarebbe Paul Kagame, attuale presidente del Rwanda e leader del Rwandan Patrioctic Front (RFP), il vero ideatore del genocidio Tutsi del 1994? Un rapporto della Division Nationale Anti-Terroriste (DNAT) francese, accusa il presidente Kagame di aver organizzato l’incidente aereo in cui perì l’allora capo di stato rwandese Juvenil Habyarimana.

Il 6 aprile del 1994 l’aereo presidenziale rwandese con a bordo Habyarimana ed il suo omologo burundese Cyprien Ntaryamira fu colpito da alcuni missili terra-aria mentre era in fase di atterraggio all’aeroporto di Kigali. L’episodio diede il la alla violenza delle milizie Hutu estremiste che in poche settimane massacrono 800.000 persone, tra Tutsi e Hutu moderati.

Il rapporto è stato reso noto dal quotidiano francese “Le Monde”, ma non ha ancora ricevuto l’ufficializzazione dalle autorità francesi.
Secondo l’inchiesta condotta dal giudice francese Jean-Louis Bruguière, che ha ascoltato centinaia di testimoni compreso uno degli uomini che prese parte all’attentato, Paul Kagame sarebbe stato il mandante dell’attentato. Non solo, l’attuale presidente rwandese sarebbe stato perfettamente a conoscenza delle conseguenze del suo gesto.

A Kigali le conclusioni del rapporto non hanno suscitato più di tanta sorpresa, si legge sul sito Warnews, che riporta la notizia. La presidenza rwandese ha accusato la Francia di fare propaganda, facendo uscire il rapporto a pochi giorni da una visita di Kagame in Belgio.

Il portavoce del capo di stato, Servilie Sebasoni, ha dichiarato che l’inchiesta non porta alcun nuovo elemento alle indagini, visto che rinnova accuse già lanciate a Kagame nel 1998. Sebasoni ha poi definito “curiosa” la coincidenza per cui il rapporto sarebbe uscito a poche settimane dal decennale del genocidio, che cadrà il 6 aprile prossimo.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.