Famiglia

Genitori di disabili gravi, appello alla Fornero

«Riconoscimento giuridico per i care giver!»

di Redazione

Quaranta lettere aperte di quaranta genitori, quaranta lettere di “famiglie speciali”. Sono i genitori di Letizia, di Marco, di Marianna, di Roberto, di Imma e Maria Antonietta, piccoli “angeli con una sola ala” che hanno bisogno di assistenza quotidiana, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, per tutti gli anni. Sono i genitori dei disabili gravi e gravissimi che hanno deciso di raccogliere in un volume le loro “lettere-appello” per chiedere al ministro del Welfare Elsa Fornero di “affrontare finalmente il problema del prepensionamento di chi assiste disabili con necessità di un care-giver 24 ore su 24. Quaranta lettere in cui i genitori di questi ragazzi, raccontando la propria esperienza quotidiana, intendono riportare l’attenzione su un provvedimento che ha più volte iniziato il suo iter parlamentare senza mai vedere la luce. Il loro appello viene oggi rilanciato dal sito www.figliefamiglia.it

Il volume, per il quale il Coordinamento nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi ha chiesto al ministro Fornero di fare la prefazione si apre con un breve “manifesto”: «L’equità sociale si raggiunge quando lo Stato offre risposte adeguate al bisogno. Se è giusto concedere il prepensionamento a chi svolge lavori usuranti e si vuole aumentare l’età pensionabile rispetto alle maggiori aspettative di vita, coloro che sicuramente vivranno dai 9 ai 17 anni in meno, hanno diritto o no ad un adeguato prepensionamento?».

Il Coordinamento, spiega Simona Bellini, presidente e “mamma” oltre che di Letizia anche del Coordinamento, con questo “appello” vuole rinnovare “la denuncia relativa alla gravissima situazione in cui versano i familiari che si prendono cura dei propri cari disabili con ‘forte carico assistenziale’ in ambito familiare, pur dovendo sostenere anche l’impegno del lavoro fuori casa. Da 17 anni il Coordinamento si batte per ottenere nei casi più gravi il sostegno di un adeguato prepensionamento”.

“Non chiediamo privilegi, né regali – prosegue Bellini – ma semplicemente che venga riconosciuta giuridicamente la figura del care giver. Figura che in altri paesi europei già esiste. Questo – evidenzia – non comporterebbe costi aggiuntivi per lo stato ma semplicemente consentirebbe di individuare i reali destinatari”.

«Con questo libro appello», sottolinea, «intendiamo chiedere al ministro Fornero che la proposta sul prepensionamento non cada nel nulla dopo 17 anni di iter a singhiozzo, grandi manifestazioni di interesse biparsan, stop legati a cadute di governo e senza un minimo accenno di ripresa nella recente riforma previdenziale».

«La denuncia», spiega ancora la presidente del Coordinamento – «riguarda soprattutto la mancata risposta delle diverse legislature susseguitesi nel tempo, che hanno evidenziato la fortissima volontà parlamentare di dare una risposta adeguata a queste particolari situazioni che mostrano spesso risvolti drammatici. Decine di Proposte di Legge e la firma di centinaia e centinaia di Parlamentari che dimostrano questa volontà parlamentare sempre mortificata e annullata da motivazioni di cassa! Ricordiamo che nel maggio 2010 la Proposta di Legge passava alla Camera dei Deputati con voto unanime!».


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