Famiglia
Genitori affettuosi per Massimo, piccolo artista bisognoso damore
Cerco famiglia/ Da tre anni Massimo vive in comunità. Il Cam - Centro ausiliario per i problemi minorili - cerca una famiglia che lo accolga con particolare calore ...
I genitori si sono da sempre rivelati incapaci di seguire, curare e amare i figli, cui facevano mancare l?indispensabile perché crescessero sani e sereni. Massimo e i suoi fratelli maggiori, quindi, hanno dovuto venire allontanati dalla propria famiglia.
Da tre anni Massimo vive in comunità. Adesso ne ha dieci. È intelligente, vivace. Frequenta la prima media con buon profitto, soprattutto in italiano e nelle lingue straniere; il computer per lui non ha misteri. Ma la sua vera passione è il disegno: con carta, matite e colori, infatti, riesce a esprimere il suo mondo interiore in gran fermento, e nei segni non è difficile riconoscere i vissuti angoscianti e il suo grande bisogno di affetto.
Per Massimo il Cam – Centro ausiliario per i problemi minorili – cerca una famiglia che lo accolga con particolare calore, disponibile a seguirlo in questa difficile età di crescita fisica e psichica, capace di capirlo, di arginare le inevitabili aggressività, di stargli vicino con affetto nei momenti bui di depressione e sconforto, di insegnargli a vivere serenamente con gli altri. E diventare per lui un punto di riferimento solido e sicuro anche per il futuro.
La famiglia dovrebbe vivere in Lombardia per permettere al ragazzo di incontrare periodicamente la mamma e un fratello.
Info: Ufficio Affidi Cam – via Vincenzo Monti 11, – 20123 Milano (chiedere di Laura Mombelloni)
tel. 02.4816980 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30)
email: affidi@cam-minori.org
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.