Politica
Gela (Cn): “Lecito coltivare erba per uso personale”
Non luogo a procedere per un ragazzo che coltivava mariujana sul balcone. Accolta la tesi della difesa: "uso personale". E scarcerato il 35 enne.
Coltivare marijuana è lecito? Per il gip Antonio Fiorentino parrebbe di sì, ma solo, però, se per uso personale. L?inaspettata concessione arriva dal giudice per l?udienza preliminare di Gela che, ribaltando ogni precedente giurisprudenziale, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di un ragazzo che coltivava, nel balcone di casa sua, due piantine di marijuana, di un metro ciascuna. Per il Tribunale di Gela è possibile coltivare in casa anche marijuana, in modica quantità, senza incorrere negli strali della legge se della droga si vuol fare un uso personale.
Tutto è iniziato quando Antonio Diego Cassarà, di 35 anni, è stato accusato di coltivazione e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, perché sorpreso dalla guardia di finanza a coltivare due piantine di marijuana nella sua abitazione, nel quartiere Sant?Ippolito. L’uomo è stato arrestato il 6 agosto. Durante la successiva perquisizione domiciliare, le fiamme gialle hanno trovato altri 60 grammi di droga, di analoga qualità, già essiccata, e 331 semi della stessa pianta. Nell’udienza di convalida, il gip, Antonio Fiorentino, ha disposto, nei confronti del 35enne anche la misura cautelare del divieto di dimora nelle province di Enna, Ragusa e Agrigento. Misura cautelare che però il Tribunale del riesame ha revocato, non ravvisandone le esigenze.
Nell’udienza preliminare, il pm Antonella Serio, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato. L’avvocato Carmelo Trentino, del foro di Gela, invece, ha reclamato una sentenza di non luogo a procedere perché ?il fatto non costituisce reato?. Secondo il legale, infatti, la sostanza stupefacente era coltivata per uso personale. E il gup, Simone Silvestri, ha inaspettatamente accolto la tesi difensiva, disponendo appunto il non luogo a procedere e la scarcerazione dell?imputato.
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