Formazione

GB: torna mucca pazza, donazioni di sangue a rischio

Si teme che almeno cento donatori di sangue, offertisi per trasfusioni negli ultimi anni, siano afflitti dalla variante umana della malattia

di Gabriella Meroni

Torna l’allarme ”mucca pazza” in Gran Bretagna dove si teme che almeno cento donatori di sangue, offertisi per trasfusioni negli ultimi anni, siano afflitti del morbo di Creutzfeldt-Jacob. Il timore e’ nato in seguito alla morte per encefalite spongiforme di tre persone che tra il 1993 e 1994 avevano ricevuto sangue proprio da questo gruppo di persone. Il Ministero della salute britannico ha cosi’ raccomandato ai donatori a rischio di assumere le necessarie misure di sicurezza, sollecitandoli a mettersi in contatto con i loro medici curanti. Pur ribadendo che si tratta di una misura puramente precauzionale, dal momento che per ora non c’e’ alcuna certezza sull’ipotesi di un contagio, le autorita’ sanitarie hanno inoltre invitato i donatori a cessare temporaneamente di donare il sangue. Non e’ stato infatti ancora appurato – ricorda oggi la Bbc – se le tre vittime dell’encefalopatia spongiforme bovina (Bse) siano morte per la trasfusione di sangue infetto oppure a causa di carne infetta. Cio’ nonostante il governo britannico ha preferito non sottovalutare l’allarme cosi’ come aveva gia’ fatto lo scorso settembre, quando aveva inviato migliaia di lettere, nel tentativo di minimizzare il rischio di possibile contagio tra la popolazione. All’epoca l’iniziativa era stata assunta dopo aver accertato che 17 persone avevano ricevuto trasfusioni di sangue infetto. ”Fino a quando non sara’ disponibile un’affidabile macchina per lo screening del sangue, e’ sensato procedere con tutte le massime cautele – ha dichiarato Sir Liam Donaldson, responsabile del dipartimento salute -, cercando di limitare la minimo il rischio di contagi”. Finora le vittime della forma umana del morbo della mucca pazza nel Regno Unito sono state 139 in nove anni, mentre il numero totale di decessi nel mondo e’ stimato in circa 150. Secondo gli studi piu’ recenti, in Gran Bretagna fino a 3.800 persone sono esposte al rischio contagio nei prossimi anni.


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