Salute

GB, nessuno finanzia gli embrioni-chimera

I ricercatori titolari di licenze le hanno lasciate scadere e hanno intrapreso altre strade

di Sara De Carli

Due anni fa, nel settembre 2007, l’Hfea, l’autorità britannica che regola la fecondazione artificiale e l’embriologia, dede il via libera agli esperimenti di Stephen Minger sugli embrioni-chimera: embrioni realizzati a partire da un ovocita bovino privato del suo nucleo, in cui veniva inserito del materiale genetico umano. Più che chimere si trattava in realtà di cibridi. Il padre dei cibridi, acclamato come paladino della libertà di ricerca, Stephen Minger, ha ora fatto retromarcia: ha lasciato il King’s College di Londra per un impiego in ambito industriale.

Lo riferice oggi Avvenire, riportando una notizia dell’Indipendet. Anche gli altri due scienziati che avevano ottenuto la licenza per lavorare sugli embioni ibridi, Lyle Armstrong e John  St Justin si sono trasferiti uno in Spagna e l’altro a Melbourne. E due licenze su tre non sono state rinnovate alla scadenza. Motivo? Nessun finanziamento è arrivato a questo filone di ricerca: i research council, le agenzie che sostengono la ricerca con fondi pubblici, non hanno scomesso sugli embrioni-chimera.

St Justin ha detto all’Indipendent: «Non sono ancora riuscito a capire se esiste una ragione scientifica o se il motivo è semplicemente perché non ci sono fondi».


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