Cultura

GB: Chiesa rischia bancarotta per crollo Borsa

I tesorieri anglicani hanno sottovalutato la crisi che ha colpito il settore delle telecomunicazioni

di Gabriella Meroni

La Chiesa d’Inghilterra rischia di dover vendere le sue preziose opere d’arte per far fronte al bagno di sangue subito in Borsa a causa del crollo dei titoli telefonici. Secondo una stima pubblicata sul giornale ‘Church Times’ e ripresa oggi dal quotidiano britannico ‘The Guardian’, la Chiesa d’Inghilterra avrebbe perso ben 78 milioni di sterline (circa 121 milioni di euro) sul solo titolo Vodafone dall’inizio del 2000. Alla fine degli anni ’80, ricorda il ‘Church Times’, la Chiesa d’Inghilterra perse circa 800 milioni di sterline soprattutto a causa di una serie di investimenti immobiliari sbagliati. Questa volta, i suoi tesorieri hanno sottovalutato la crisi che ha colpito il settore delle telecomunicazioni: il mese scorso il gruppo Vodafone ha riportato una perdita annua di 13,5 miliardi di sterline ed il titolo del gestore britannico della telefonia mobile e’ passato dai 179 pence dell’anno scorso a poco piu’ di 90 pence odierni. In questo quadro, il ‘Guardian’ da’ per certo che la Chiesa d’Inghilterra mettera’ in vendita una preziosa collezione di dipinti del 17/mo secolo per far fronte ad i suoi elevati costi di gestione. Si tratterebbe dei capolavori firmati dal maestro spagnolo Francesco de Zurbaran, alcuni dei quali si trovano nella residenza del vescovo di Durham.


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