Mondo

GB. Autista rifiuta di guidare un autobus “ateo”

Ron Heather, cristiano, è sceso dal mezzo che monta una pubblicità che afferma che Dio non esiste. Analoga iniziativa a Genova

di Gabriella Meroni

Tutto il mondo è paese. Mentre anche Genova è scossa in qusti giorni dalle polemiche per il lancio, sugli autobus della città, di messaggi “atei”, in Inghilterra un conducente di bus rifiuta di prendere servizio sulle vetture che espongono messaggi sulla non esistenza di Dio.

La storia è della Bbc: Ron Heather, di Southampton, cristiano praticante, ha spiegato all’emittente inglese: «Sabato scorso stavo proprio per prendere servizio quando ho visto il messaggio. Ho reagito con orrore. Non potevo guidare quel bus, e l’ho detto ai miei superiori, che mi hanno risposto che non c’era un’altra vettura disponibile, e che potevo andare a casa, se volevo. Così ho fatto».

Al suo ritorno al lavoro, il lunedì sucessivo, Heather è stato convocato dalla direzione della ditta per cui lavora, la First Bus, con la quale ha raggiunto un accordo: l’autista sarà obbligato a guidare i bus “atei” solo nel caso non ci siano altre vetture disponibili nel suo turno. La First Bus ha diramato un comunicato sulla vicenda, che recita: «Come azienda comprendiamo le opinioni del signor Heather sui messaggi che riguardano l’ateismo e stiamo facendo il possibile per andare incontro alla sua richiesta di non guidare le vetture che montano quei messaggi». «La First Bus non approva o sostiene alcun prodotto o messaggio pubblicizzato sulle nostre vetture. Il contenuto dei messaggi in oggetto è stato approvato dall’Agenzia per gli standard pubblicitari e di conseguenza può essere affissa ovunque».

La campagna pubblicitaria è pagata dall’Associazione Umanista britannica e dal professor Richard Dawkins, noto esponente dell’ateismo, e ha fatto il suo esordio all’inizio dell’anno su 200 autobus a Londra e 600 veicoli pubblici in tutta l’Inghilterra, Scozia e Galles.

 

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