Medio Oriente

Gaza, sul cessate il fuoco si passi dalle parole ai fatti

«La risoluzione Onu», dice l'organizzazione ActionAid, «ha chiesto un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan e, anche se questo offrirebbe un po' di sollievo alla popolazione assediata di Gaza, due settimane di calma prima che le bombe ricomincino a cadere non daranno il tempo sufficiente per far arrivare gli aiuti vitali a tutti coloro che ne hanno bisogno. Solo un cessate il fuoco permanente garantirà che gli aiuti umanitari possano entrare a Gaza e scongiurare ulteriori morti per fame e malattie»

di Redazione

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato la bozza di risoluzione per un «immediato» cessate il fuoco a Gaza. 

Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Usa, si “chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”.

«Siamo sollevati nel vedere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prendere finalmente una posizione a favore dell’umanità e usare la sua voce per chiedere collettivamente un cessate il fuoco disperatamente necessario a Gaza. Ogni singolo giorno che passa senza un cessate il fuoco vede un numero maggiore di bambini morire per malnutrizione mentre la carestia diventa sempre più reale», dichiara l’organizzazione ActionAid.

«La risoluzione ha chiesto un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan e, anche se questo offrirebbe un po’ di sollievo alla popolazione assediata di Gaza, due settimane di calma prima che le bombe ricomincino a cadere non daranno il tempo sufficiente per far arrivare gli aiuti vitali a tutti coloro che ne hanno bisogno. Solo un cessate il fuoco permanente garantirà che gli aiuti umanitari possano entrare a Gaza e scongiurare ulteriori morti per fame e malattie», continua la nota dell’organizzazione. «Approvando questa risoluzione oggi, i membri del Consiglio riconoscono che l’orrore a Gaza deve finire, ma le parole non sono sufficienti: devono essere seguite da azioni urgenti. Devono ora essere prese tutte le misure necessarie per garantire l’attuazione immediata di un cessate il fuoco permanente a Gaza, per porre finalmente fine alle uccisioni e consentire la distribuzione su larga scala di aiuti salvavita».


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Sebbene la risoluzione odierna sul cessate il fuoco sia un passo fondamentale, è cruciale che sia attuata immediatamente e sostenuta in modo definitivo per proteggere i bambini e prevenire ulteriori atrocità.

«La decisione odierna del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha il potenziale per diventare un’ancora di salvezza per i minori di Gaza, che vengono bombardati, mutilati e affamati. Questa risoluzione chiede un cessate il fuoco temporaneo immediato, che deve essere attuato subito e prorogato in via definitiva, perché la vita dei bambini è appesa ad un filo», ha dichiara Xavier Joubert, direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati.«Il mondo sta osservando se gli Stati membri adempiono ai propri obblighi e traducono queste parole in fatti. La comunità internazionale – Consiglio di Sicurezza dell’Onu, Assemblea Generale e tutti i suoi Stati Membri – deve compiere passi rapidi e significativi per attuare immediatamente la decisione odierna e fare tutto ciò che è in suo potere per garantirne l’estensione definitiva. La vita dei bambini dipende da questo. Se questo risultato non sarà pienamente raggiunto, sarà l’ennesimo fallimento, con conseguenze devastanti per i più piccoli».

In foto: Palestinesi piangono i corpi dei loro parenti uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, a Khan Younis, venerdì 22 marzo 2024. (Foto AP/Hatem Ali)

 

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