Mondo

Gaza: bomba contro auto Usa, almeno tre morti

Nessuna rivendicazione per ora dell'attentato, che ha colpito un mezzo dell'ambasciata americana

di Gabriella Meroni

Almeno tre persone (forse quattro per alcune fonti) sono rimaste uccise stamani quando una jeep Cherokee blindata dell’Ambasciata statunitense a Tel Aviv e’ stata investita da una fortissima esplosione mentre si trovava nei pressi della cittadina di Beit Lahya, nel nord della striscia di Gaza. Pochi minuti prima l’automezzo, proveniente da Israele, aveva varcato il valico di Erez e si era diretto verso Gaza-city assieme con altre due jeep. L’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv ha smentito che nel convoglio si trovasse l’emissario americano nella zona John Wolf. Questi sarebbe all’estero. La deflagrazione e’ avvenuta nel cosiddetto ‘Incrocio Hammuda’: un posto di transito non solo per il traffico civile ma anche – secondo fonti locali – per i mezzi blindati israeliani che operano nella zona. Secondo queste fonti la jeep statunitense potrebbe dunque aver fatto esplodere per caso un ordigno destinato ai corazzati israeliani. La radio militare israeliana, da parte sua, ha precisato che in quel tratto di strada – l’Asse Tancher’ che attraversa da Nord a sud la Striscia – la protezione dei diplomatici statunitensi e’ affidata ai servizi di sicurezza palestinesi. Secondo l’emittente, i diplomatici Usa sono soliti cambiare di frequente il loro itinerario. Se l’attentato era diretto contro di loro, gli attentatori – ha concluso la radio militare – disponevano di informazioni di prima mano. Ma finora non e’ giunta alcuna rivendicazione dell’attentato. Il presidente palestinese Yasser Arafat ha subito espresso condoglianze per le vittime dell’esplosione. Nel frattempo elicotteri israeliani sono giunti sul luogo per assistere i feriti e trasportarli in un ospedale di Beer Sheba, nel Neghev.


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