Welfare

Gay, la Francia ammette le deportazioni

Ieri Jospin in un discorso ufficiale ha ricordato che anche gli omosessuali francesi furono avviati ai campi di sterminio. Per anni le associazioni avevano chiesto un riconoscimento ufficiale delle lo

di Giampaolo Cerri

Ieri per la prima volta la Francia ha riconosciuto la realtà delle persecuzioni contro gli omosessuali durante la Seconda Guerra mondiale. Il premier Lionel Jospin ha pronunciato il discorso tanto atteso dalle associazioni gay francesi. ?E? importante?, ha detto durante la commemorazione del resistetne Georges Morin, ?che il nostro Paese riconosca pienamente le persecuzioni perpetrate durante l?occupazione contro certe minoranze ? i rifugiati spagnoli, gli zingari o gli omosessuali. Niente deve restare fuori da questo movimento di memoria?.
Dal 1933 à 1945, decine di migliaia di gay francesi furono avviati ai lager nazisti ma le associazioni non erano mai riuscite ad ottenere alcuna commemorazione ufficiale. Nel 1985, a Besançon, sei omosessuali erano stati picchiati duramente da una decina di ex-deportati durante una celebrazione, al grido: ?Bisognerebbe riaprire i forni per loro?. Tre anni fa, il sindaco di Reims aveva blindato l?accesso al monumento cittadino che ricorda i campi di sterminio mentre, a Caen, Lille e Lione, militanti con il tringolo rosso ? distintivo dei gay nei lager ? erano stati tenuti fuori dalle manifestazioni ufficiali.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.