Non profit

GAVI Alliance: più fondi per sanità nei paesi in via di sviluppo

In occasione del G8 in Germania Rita Süssmuth e Tedros Adhanom Ghebreyesus scrivono ai potenti della Terra

di Redazione

Alla nuova riunione del G8 di Heiligendamm i nostri leader si troveranno di fronte ad una scelta cruciale. Gli ambiziosi impegni assunti nei precedenti incontri saranno oggetto di esame, tuttavia questi leader non possono più ignorare un problema di fondo che rischia di vanificare qualsiasi sforzo atto a salvare vite umane nei paesi più poveri: i sistemi sanitari di molti paesi africani ed asiatici non sono in grado di fornire vaccini salvavita e medicinali dove sono più necessari. Questo messaggio è al centro della proposta del governo tedesco per il nuovo G8 che mira a compiere uno sforzo congiunto per rafforzare i sistemi sanitari del mondo.

Tuttavia ci sono alcuni esempi positivi da segnalare come quello dell?Etiopia del sud. La diciottenne Adjabush Wakalto, operatrice sanitaria, rappresenta l?avanguardia di un movimento che sta rivoluzionando la fornitura di cure mediche in questa nazione di 80 milioni di persone. Una volta a settimana, Adjabush cammina per due ore per recarsi in un centro sanitario locale dove raccoglie vaccini per i bambini del suo villaggio. Una volta ottenuto il suo prezioso carico, la giovane operatrice sanitaria visita le madri vaccinando i loro bambini contro malattie mortali ma prevenibili come la difterite, la pertosse ed il morbillo. Adjabush è un attore chiave, parte di un ambizioso programma ? il Piano di Ampliamento Sanitario ? varato dal Governo etiope per favorire la creazione di un vasto programma di controllo sanitario che comprende 30.000 operatori sanitari specializzati capaci di fornire cure e servizi alle comunità disperse nelle regioni più remote del paese.

È un buon inizio, ma ancora c?è molto da fare in Etiopia ed in altri paesi poveri.

Mentre la comunità mondiale ha percorso circa metà del suo lento e penoso cammino per porre termine alla povertà globale, siamo ancora lontani dal raggiungimento degli obiettivi sanitari come la riduzione della mortalità infantile.
I capi di stato del G8: Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Canada e Stati Uniti, Giappone, Russia ed Unione Europea si stanno incontrando in questi giorni ad Heiligendamm, sul Mar Baltico. (In anni recenti, il G8 ha prodotto forti impegni politici per incrementare le azioni contro le malattie infettive, AIDS e malaria). Se i leader del G8 utilizzassero appieno tutto il peso della loro influenza politica per promuovere un?azione coordinata per migliorare i servizi sanitari ciò consentirebbe di compiere enormi progressi per il raggiungimento di questo obiettivo. Senza il supporto del G8, milioni tra le persone più povere del mondo continuerebbero a non poter usufruire dell?accesso ai servizi sanitari e la profonda aspirazione dell?Africa a diventare un continente sviluppato e prospero rimarrebbe un sogno lontano.
Oltre ad impegno e leadership la sfida è soprattutto quello di trovare un modello efficace per migliorare i sistemi sanitari dando loro la possibilità di svilupparsi appieno. La GAVI Alliance, attraverso il suo sostegno mirato e a lungo termine, è riuscita ad incrementare in modo significativo i tassi di vaccinazione nei paesi più poveri ed ora sta estendendo il suo particolare modello di partnership pubblico-privata per finanziare il rafforzamento dei sistemi sanitari. L?esperienza accumulata dalla GAVI ci dimostra come programmi energici di vaccinazione devono essere gestiti dagli stessi paesi in via di sviluppo, sulla base di piani nazionali e responsabilità reciproca. Programmi di successo, inoltre, hanno bisogno di finanziamenti flessibili, di lungo periodo e garantiti che ricompensino i buoni risultati.
Qualunque siano gli obiettivi: vaccinare più bambini, ridurre le morti provocate da AIDS o malaria, prevenire la morte delle donne per parto, intervenire per migliorale l?assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo, essi potranno essere efficacemente conseguiti solo se i servizi sanitari erogati saranno di buon livello ed omnicomprensivi. Una madre che porta il suo bambino ad essere vaccinato, per esempio, deve avere la certezza di poter ricevere tutta una gamma di altri servizi di base durante la sua visita ad un centro sanitario.

Solamente se riuscirà a fornire in modo coraggioso la guida di cui c?è oggi bisogno il nuovo G8, sotto la presidenza tedesca del Cancelliere Merkel, sarà ricordato nel 2015 come uno degli avvenimenti chiave capace di catalizzare l?azione globale per il miglioramento dei sistemi sanitari. A ciò si aggiunga che uno slancio del G8 può favorire sia un maggiore impegno dei leader del G20 sia un più attivo coinvolgimento di altri importanti attori in ambito di cooperazione allo sviluppo come per esempio le comunità locali dei paesi in via di sviluppo.

Adjabush Wakalto e tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea, continueranno a compiere miracoli quotidiani per fornire servizi dove prima non erano disponibili. Queste persone fanno affidamento sul supporto dei nostri paesi e meritano tutto il nostro sostegno.

Biografia
Tedros Adhanom Ghebreyesus, PhD, è Ministro della Salute del Governo dell?Etiopia e membro del Board dei Direttori della GAVI Alliance. Dott.ssa Rita Süssmuth, ex-Presidente del Parlamento tedesco, attualmente lavora come Commissario della Commissione Globale sulle Migrazioni Internazionali ed è membro del Board dei Direttori del GAVI Fund.

Maggiori informazioni:
http://www.gavialliance.org/resources/FS_GAVI_HSS_Jan07_web_IT.pdf
http://www.gavialliance.org/resources/FS_GAVI_HSS_CS_Jan07_web_IT.pdf

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