Politica
Gavci, digiuno contro l’aumento delle spese militari
Padre Cavagna: nella Finanziaria aumento di 5 punti rispetto all'ultima legge di bilancio
di Redazione
– Digiuno a partire da oggi e a giorni alterni fino alla chiusura della Finanziaria: e’ quanto annuncia padre Angelo Cavagna, presidente del Gavci, il Gruppo autonomo volontariato civile in Italia, contro quella che definisce come ”un’impennata vistosa delle spese militari”. Iniziativa rivolta anche ai parlamentari e di appoggio alla denuncia della Focsiv, la Federazione degli organismi cristiani di servizio internazionale del volontariato, per la quale ”inizialmente nella manovra erano stati destinati alla cooperazione internazionale 600 milioni di euro, 218 in piu’ rispetto ai 382 assegnati dal governo Berlusconi, fatto senz’altro positivo. Pero’ ora si prospetta un taglio di 48 milioni di euro rispetto alla cifra promessa”. Padre Cavagna, dal suo canto, sottolinea che ”la spesa militare sale di 5 punti percentuali in piu’ rispetto all’ultima legge di bilancio licenziata dal governo di centrodestra, mentre 16 senatori hanno scritto una lettera a Prodi dove si legge che l’Italia e’ al settimo posto nel mondo come spesa militare”. Ecco perche’, spiega il presidente del Gavci, ”contro tale persistenza nell’aumento delle spese militari, a scapito di tante spese sociali in ribasso, alle quali corrisponde un penoso arrancare della povera gente, basti pensare alla sanita’ pubblica, mi sento in dovere di protestare contro un tale stato di cose”.
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