Soddisfazione del WWF nel constatare come proprio nei giorni della Conferenza di Bali il Governo si sia dato scadenze per colmare uno dei tasselli fondamentali per Kyoto. Lo schema (pubblicato in anteprima da quotidianoenergia) è in forte ritardo ma è il benvenuto, senza la revisione della delibera CIPE la politica nazionale per la riduzione dei gas serra annaspava nel buio. La delibera CIPE avrà il compito di riportare coerenza nella politica nazionale per Kyoto, raggruppare il lavoro e gli spunti disarticolati contenuti in diversi provvedimenti, dalle leggi finanziarie ai piani nazionali per l?efficienza energetica. Grande attenzione dal WWF sarà data alla coerenza del lavoro, dal 1 gennaio 2008 scatta il conteggio delle emissioni per l?obbligo di Kyoto (2008-2012), non basterà più elencare politiche che poi rimangono sulla carta. Gli obiettivi identificati nei diversi settori dovranno essere accompagnati da provvedimenti legislativi e regolatori in grado di metterli in campo.
La delibera, sulla quale si auspica una consultazione con le associazioni, è l?impegno del Paese nel raggiungere gli obiettivi di Kyoto siglati a livello internazionale. Il WWF condivide l?impostazione dello schema che identifica i trasporti ed il settore civile come i settori prioritari per gli interventi di riduzione. E?importante elaborare una politica nazionale in grado di raggiungere obiettivi di riduzione anche in questi settori. Il paese si deve dotare di un disegno composto da politiche di incentivazione chiare accompagnate da riforme fiscali, meccanismi di mercato ed introduzione di standard minimi coerenti con gli obiettivi di Kyoto. Un aspetto delicato ma imprescindibile della delibera sarà la definizione dei ruoli Stato Regione nelle politiche ambientali. Il WWF auspica che la delibera CIPE sia l?occasione per introdurre obbiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di CO2 a livello regionale attraverso un burden sharing che introduca misure regionali addizionali agli strumenti nazionali.
La delibera CIPE è uno strumento doveroso che giunge però con ritardo. Per tenere il passo coi tempi, conclude il WWF, è fondamentale che anche il nostro paese si doti di un disegno di lungo periodo in grado di indicare la strada per una riduzione delle emissioni del 60-80% a metà secolo sull?esempio inglese. Dopo la delibera sarà questa la prossima tappa.
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