Welfare

Garante detenuti: il progetto di legge avanza

Il testo sarà a breve varato dalla commissione Affari costituzionali della Camera

di Gabriella Meroni

Con i pareri favorevoli espressi dalla Affari Sociali e dalla Lavoro fa un significativo passo avanti il testo unificato 626 definito dalla Affari Costituzionali per la istituzione del Garante dei diritti delle persone detenute o private della liberta’ personale. Questa Autorita’ autonoma (un presidente e quattro membri eletti dal Parlamento) si avvarra’ dell’apporto di un ufficio composto da 50 dipendenti dello Stato o di altre amministrazioni autonome poste fuori ruolo, comportera’ una spesa di 1.650.000 euro a decorrere dal 2007, dovra’ raccordarsi con i magistrati di sorveglianza per evitare sovrapposizione di compiti e con i difensori civici e i garanti gia’ istituiti in alcune regioni prendendo in esame anche le loro segnalazioni. L’ambito operativo del Garante e’ molto esteso e nell’esercizio delle sue funzioni non ha bisogno di autorizzazioni o di dare preavviso per qualsiasi sopralluogo o intervento ritenga opportuno effettuare nelle carceri, nelle camere di sicurezza, nei centri di permanenza temporanea per extracomunitari. In particolare l’articolo 8 del testo, che a breve sara’ varato dalla Affari Costituzionali per il passaggio in aula ed il successivo iter al Senato, stabilisce che il Garante esercita la vigilanza diretta ad assicurare che l’esecuzione della custodia dei detenuto e di qualsiasi persona privata della liberta’ sia effettuata nel rispetto dei principi stabiliti dalla Costituzione, dalle convenzioni internazionali e dalla normativa vigente, adotta le misure sulle istanze ed i reclami che gli sono rivolti da carcerati ed internati, verifica che le strutture edilizie pubbliche siano idonee a salvaguardare la dignita’ del recluso, controlla il rispetto delle procedure e degli adempimenti previste dalla legge presso i centri temporanei di permanenza ed assistenza. Se il Garante verifica che istanze e reclami che gli sono rivolti sono fondati richiede all’amministrazione competente di agire in conformita’ e puo’ agire nei suoi confronti se non registra adeguamento alla raccomandazione. Il Garante puo’ richiedere al tribunale di sorveglianza l’annullamento dell’atto che reputa illegittimo.


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