Mondo
Gamma Donna affronta la crisi
Una due giorni dedicata all’imprenditoria femminile
Contadine e artigiane. Con un’anima bio e cuore che batte per il sociale. Le donne in carriera del dopo crisi sono un po’ meno manager rampanti e più mamme imprenditrici. Le loro storie stanno passando in rassegna nella due giorni torinese, 28 e 29 gennaio, di Gamma Donna, salone internazionale dell’imprenditoria femminile. “Cambiare si può” è il motto di questa terza edizione che mette in primo piano “Economia, etica, equilibrio sociale: nuovi paradigmi per la società post-crisi”. Protagoniste assolute sono le imprese in rosa, la bottega di profumi di Laura Tonatto che ha confezionato fragranze per la regina Elisabetta, la desert therapy di Carla Perotti, che accompagna i manager nel deserto per guarirli dallo stress e dall’ansia. E soprattutto centinaia aziende agricole, piccola pattuglia in rappresentanza di un esercito di 260 mila imprese in tutta Italia, che sbarcano a Gamma Donna sotto i gonfaloni di Coldiretti. C’è Adriana Bucco che cresce biologicamente frutteti e vigneti e si impegna ad assumere donne in difficoltà, come quelle vittime delle tratta e del racket della prostituzione. E c’è anche Marcella Albertina, che con il suo agri-nido, ospitato nella Fattoria sociale di proprietà tra il lago di Garda e Verona si è guadagnata il Premio Onilfa 2009, dedicato alle imprenditrici attive nell’agricoltura. E ancora il baby parking di Franceca Banalli di Udine, un progetto per avvicinare i bambini alla natura, gli allevamenti bio di farfalle e lombrichi per il mercato ittico ideato da Donatella Di Cola in Lazio. In tutto 100 relatori, 2000 partecipanti e una riflessione sulla finanza etica per un incontro promosso da Fondazione Crt.
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