Da fanatici dei videogiochi a generosi sostenitori dei bambini. E' questa la parabola che ha interessato (e sta interessando tuttora) migliaia di "gamer" americani, ovvero gli appassionati dei giochi online, impegnati nella maratona "
Gaming for good" a favore di Save the children.
I video-addicted hanno accettato di giocare sul sito della campagna Gaming for good che promette loro ore di divertimento e passaggi di livello a fin di bene: per superare le varie fasi di gioco, o anche per acquistare maggiori possibilità di vincere, i giocatori infatti normalmente sborsano molti dollari, che però questa volta non finiscono nelle tasche degli sviluppatori dei games, ma a Save the children, attraverso un complicato sistema di punteggi oscuro ai più ma ben noto ai giocatori.
"La gente ci crede matti, ma siamo brava gente", scrivono i promotori dell'iniziativa su
Kitguru. E c'è da crederci, se è vero che finora
sono stati raccolti ben 6,4 milioni di dollari a fronte di un obiettivo di 6,6 milioni, che la ong utilizzerà per soccorrere una platea di 150mila bambini in tutto il mondo.
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