Cultura
Gallimard vs. Google
Antoine Gallimard, nuovo presidente del sindacato francese degli editori, dichiara "guerra" alla digitalizzazione selvaggia dei libri
di Marco Dotti
Lunedì 24 giugno, gli editori francesi si sono ritrovati a Parigi per eleggere il nuovo presidente del Syndicat National de l’édition (SNE). Il nome uscito dalle urne è quello di Antoine Gallimard, direttore dell’omonima e storica casa editrice. L’unico, forse, a essere in grado di oppore per autorevolezza e forza, il proprio punto di vista, in un contesto politico e industriale in forte crisi e che sta rapidamente mutando, non solo per l’ingresso nel mercato delle nuove tecnologia di stampa e diffusione del libro. A preoccupare gli editori del SNE è, soprattutto, la presenza sempre più massiccia e pervasiva di Google nel settore editoriale, con funzioni per ora limitate ma passibili di un rapido incremento.
Figlio del celebre Gaston, a capo del principale gruppo indipendente francese, pari per risorse e mezzi al colosso Hachette, Antoine Gallimard è stato eletto con l’87% dei voti e succede nella carica a Serge Eyrolles. “Fare fronte comune, condividere le tecnologie, tutelare la proprietà intellettuale ma, al tempo stesso, garantire un accesso condiviso”: queste le prime parole di Gallimard, che ha dichiarato di volere valorizzare le risorse strategiche offerte dalle nuove tecnologie. Nessuna battaglia romantica, quindi, solo la volontà di “non lasciare ad altri, strumenti e mezzi che rappresentano certamente il futuro, o una parte del futuro del libro”.
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