Cultura

Galli Della Loggia manda i cristiani in trincea

di Lucio Brunelli

Italia anti cristiana. L’editoriale-denuncia di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della sera (21 marzo) ha mandato in visibilio molti cattolici militanti. E si capisce il perché: un intellettuale laico che sulla prima pagina del più importante quotidiano italiano punta il dito contro il carattere anti cristiano della cultura dominante! Consacrazione ufficiale di quello che la parte più emergente delle gerarchie ecclesiastiche lamenta e sostiene da tempo a spada tratta. Eppure qualcosa non convince. Appartengo a una generazione di giornalisti cattolici che in passato ha dovuto lottare contro una mentalità ecclesiastica trionfalistica. Una Chiesa che si cullava nell’idea rassicurante dell’Italia cattolica e fingeva di non vedere le dimensioni “inimmaginabili” della scristianizzazione: la distanza siderale tra il comune sentire e il sentimento cristiano della vita. Poi le cose sono cambiate. A fare tendenza in campo ecclesiastico oggi è la figura del cattolico da trincea. Il cattolico che è – e un po’ ossessivamente si vanta di essere – cattolico di minoranza. In un mondo sentito irrimediabilmente ostile.

TRIONFALISTI E VITTIMISTI
Sia i vecchi trionfalisti sia i nuovi vittimisti, però, non ci incantano. Entrambi sembrano indifferenti al destino di questo povero e concreto uomo moderno. Prima l’hanno considerato a priori cristiano. Ora lo criminalizzano a priori come un nemico. Ma entrambi si disinteressano dell’unica grande questione che dovrebbe interessare dei cristiani. Se Cristo può (e come, eventualmente) essere speranza di felicità, ovvero di salvezza, per i nostri simili. Per tutti i nostri simili. Compresi quelli – anzi avendo a cuore innanzitutto proprio quelli – che a causa di mille pregiudizi potrebbero avere un approccio critico verso la religione cattolica e le sue istituzioni.

ipse dixit
Ma non perse i suoi tre anni, non li usò per frignare e per invocare i mali dei tempi. Eppure c’erano i mali dei tempi, del suo tempo. Arrivava il mondo moderno, era pronto. E lui tagliò corto. Oh, in modo molto semplice. Facendo il cristianesimo… Accusano le sabbie del secolo, ma anche al tempo di Gesù c’erano il secolo e le sabbie del secolo. Ma sulla sabbia arida, sulla sabbia del secolo scorreva una fonte, una fonte inesauribile di grazia.


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