Formazione
Galan: «Punterò anche sul non profit»
ll ministro dei Beni culturali: «Non servono più soldi ma capacità di spenderli»
di Redazione
“Punterò anche sul terzo settore, non profit e le imprese per la cultura”, lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, parlando in Aula al Senato, tenendo ferme le garanzie tecniche scientifiche, “garanzie assicurate da soprintendenze del ministero che hanno alta qualità”.
”La cultura è la benzina del nostro Paese, per questo investire nel settore non e’ necessario ma indispensabile”, ha sottolineato poi che comunque ”non servono più soldi, serve invece acquisire la capacità di spenderli. Quando si vuole fare una cosa e se ne hanno le capacità, i fondi si trovano. Un esempio per tutti è Pompei”. A poroposito del sito romano Galan ha detto di aver “disposto la costituzione di un’unità operativa con i miei uffici per identificare le modalità operative”. Il ministro ha anche annunciato per Pompei ”una norma che faciliti le sponsorizzazioni”, con l’obiettivo di fare ”adottare ai privati anche le singole domus”. E ha aggiunto: ”Proporrò che gli introiti dei siti archeologici e dei musei tornino al ministero dei Beni culturali anziché al Tesoro, dove vanno oggi”. . Galan ha anche annunciato che rilancerà l’Arcus, ”che farà affidamento sul 3% degli investimenti per le grandi opere”.
Galan, riferendosi ai fondi comunitari per il quinquennio 2007-2013, ha precisato che “dei 37,4 miliardi di euro disponibili, solo il 16% è stato programmato e solo il 9% speso. Abbiamo ancora a disposizione 31 miliardi“, ha detto.
In Aula il successore di Bondi ha poi spiegato di puntare sul bene paesaggistico: ”Voglio pervenire al varo dei nuovi piani paesaggistici. Il Mibac ha stipulato vari protocolli d’intesa con le regioni, come il Veneto, il Piemonte, l’Abruzzo e la Campania”. Galan ha sottolineato che questi protocolli ”dovranno essere approvati con accordi conclusivi per approvare questi piani”.Galan ha anche annunciato un forte impegno per la valorizzazione dei siti culturali, ”con più servizi nei luoghi della cultura statali” e un impegno per rafforzare ”la catalogazione dei reperti archeologici”.
Il ministro ha annunciato la creazione di un Consiglio dei giovani per il Mibac. Galan ha anche affermato di volere ”proporre in Parlamento il varo di alcune semplici norme per migliorare la capacità di spesa del Ministero ed il rapido affidamento dei lavori di recupero e manutenzione”. ”In particolare -ha spiegato Galan- nel quadro delle iniziative del Governo per il rilancio della competitività e della crescita, proporrò una modifica al codice dei contratti pubblici, per innalzare la soglia della trattativa privata riguardo ai lavori sui beni culturali da 500.000 euro ad 1,5 milioni di euro”.
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