La Fondazione Giorgio Gaber sta per pubblicare un singolo inedito del grande cantautore, E tu, Stato scritto nel 1992, in piena Tangentopoli. Il pezzo è stato protagonista in alcuni live di Gaber ma non è mai stato immesso sul mercato. Eccone la parte finale.
E tu, Stato
E tu, Stato
così giusto e imparziale
col tuo onesto sistema fiscale
s’intende demenziale
che affronti i problemi più urgenti con tasse nuove geniali e stravaganti
ancora non mi è chiaro cosa ci fai del mio denaro
non vedo né ospedali, o tribunali
ma solo allegri e spiritosi
i servizi sociali generalmente
se uno paga e non ha indietro niente
se non è proprio idiota
rivuole indietro la sua quota.
E tu, Stato
inginocchiato e impaurito
sempre più incerto e cupo
che gridi disperato “al lupo! al lupo!”
sempre più depresso, sempre più codardo
te la sei fatta addosso
per colpa di un balordo lombardo.
E tu, Stato
che tu sia ministro, politico o magistrato
ci avete castigato mettendoci di fronte
ad una tragedia inaspettata e sconvolgente
e noi che lo vediamo
come vi agitate per far pagare a noi
quarant’anni di cazzate.
Ma la sola vera riforma delle istituzioni
è che ve ne andiate tutti fuori dai coglioni.
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