Volontariato

G8: Ruggiero illustra i risultati del pre vertice

Ruggiero illustra il documento conclusivo approvato stamattina e inviato ai capi di stato e di governo dei paesi partecipanti al summit di Genova

di Redazione

Il titolare della Farnesina, Renato Ruggiero ha illustrato oggi, nella veste di presidente di turno dei ministri degli Esteri del G8, il documento conclusivo approvato stamattina e inviato ai capi di stato e di governo dei paesi partecipanti al summit di Genova. Il testo affronta le crisi in Medio Oriente e nei Balcani, la difficile situazione in Africa e nella penisola coreana e dedica una larga parte alle sfide globali per la pace e la sicurezza nel mondo. ?La nostra dichiarazione sul Medio Oriente – ha detto Ruggiero – considera il piano Mitchell l’unica strada per far avanzare l processo di pace. Riteniamo inoltre che il negoziato debba iniziare al più presto e crediamo che un monitoraggio imparziale, accettato dalle due parti, gioverebbe alla messa in opera del piano?. Quanto ai Balcani e alla Macedonia in particolare, i ministri degli esteri del G8 ribadiscono la loro difesa della sovranita’ nazionale e della multietnicita. ?La tregua e’ importante – ha commentato il ministro degli esteri italiano – ma il negoziato prosegue tra le difficolta’ ed occorre trovare presto una soluzione al problema della lingua albanese?. Sull’Africa, i ministri degli esteri del G8 ”hanno sottolineato la necessita’ di moltiplicare gli sforzi per fermare i conflitti, tra le cause principali della povertà dei paesi di quell’area. Occorre mettere in atto – ha aggiunto Ruggiero – una politica di prevenzione dei conflitti, senza attendere di intervenire quando essi sono già scoppiati?. Sul disarmo la discussione ?è stata rassicurante? e ha registrato posizioni unanimi. Infine, il ministro ha illustrato una sorta di risposta politica ai movimenti antiglobalizzazione: ?siamo i rappresentanti di governi legittimi e democratici – ha detto – fondati sui parlamenti, espressione della volontà popolare. Diciamo no alla violenza e siamo disposti a dialogare con chi e’ disponibile?.


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