Non profit

G8: per il governo un’occasione mancata

Presa di posizione dell'Associazione ong italiane: la prima occasione internazionale per dimostrare la discontinuità con Berlusconi del governo Prodi è stata mancata

di Paolo Manzo

La prima occasione internazionale per il nuovo Governo di Romano Prodi è stata un?occasione mancata per dimostrare la necessaria e netta discontinuità con il Governo Berlusconi e per rilanciare il nostro Paese sullo scenario internazionale recuperando quella credibilità persa nei 5 anni precedenti con il resto del mondo.

Se si fa eccezione per l?insistenza dell?Italia grazie alla quale il G8 ha assunto la cosiddetta Advance Market Commitment ? l?iniziativa per incentivare la ricerca nel campo dei vaccini contro l?AIDS proposta e guidata dall?Italia ? le posizioni espresse a San Pietroburgo dal nostro Governo restano quelle conosciute: un Paese ben lontano dal rispetto degli impegni assunti con la comunità internazionale e dalla responsabilità che compete ad un membro dei ?Grandi della terra?.

Al nostro incontro della scorsa settimana a Palazzo Chigi con il Presidente Prodi, avevamo chiesto con forza l?inserimento tra le priorità dei G8 le questioni dello sviluppo e un riposizionamento dell?Italia in materia di incremento delle risorse per lo sviluppo, la cancellazione del debito ? che dopo aver visto nel 2000 l?approvazione di una legge innovativa e coraggiosa, ha subito una battuta d?arresto nella sua applicazione nel corso del precedente quinquennio ? e la instaurazione di regole commerciali giuste con la chiusura del negoziato del Doha Round all?interno dell? OMC. L?assenza nel DPEF di ogni riferimento a questi obiettivi viene mascherato con la crisi economica in corso e la necessità di migliorare l?efficienza e la qualità degli aiuti.

?Due giustificazioni anche condivisibili, – afferma Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ONG italiane – ma che alla luce di quanto avvenuto a San Pietroburgo dimostrano il loro lato strumentale. Come motivare l?assenza di risorse quando la spesa per la difesa, gli armamenti e le missioni militari all?estero continuano a crescere? Nella stessa congiuntura economica, gli altri Paesi della UE hanno dimostrato fattibile incrementare i fondi per la cooperazione internazionale dando prova di maggior responsabilità politica nella scelta della priorità nella destinazione dei fondi pubblici. E poi a proposito di qualità: come parlare della necessità di incrementare politiche di lotta alla corruzione quando il nostro Paese non ha ancora sottoscritto la Convenzione ONU Contro la Corruzione??.

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