Cultura

G8, Peacelink: giornalisti più coraggio

Il segretario Gubitosa critico verso l'atteggiamento dei media: 542 persone che scrivono solo delle bombe. Intervista del nostro inviato a Genova

di Carlotta Jesi

Sono 542 i giornalisti della stampa tradizionale accreditati presso l?Indymedia del Genoa Social Forum. Ben 951 invece i redattori dei media indipendenti o alternativi: il vasto mondo dell?informazione (o della controinformazione) sociale sui temi della globalizzazione. Malgrado questo ampio dispiegamento di forze della stampa tradizionale, i resoconti su Genova non soddisfano il popolo anti-G8. Carlo Gubitosa, segretario di Peacelink, associazione ecopacifista, polemizza duramente: ?L?80% dell?informazione sul G8 è costituito dalle notizie sulle bombe: quelle vere, quelle false, quelle promesse. Poco o niente sul movimento che sta nascendo in queste ore in città e in tutta Italia?. Gubitosa ricorda l?episodio del ferimento del carabiniere di San Fruttuoso: ?In alcuni quotidiani nazionali?, ricorda, ?quella vicenda pur drammatica ha avuto quattro pagine in cronaca mentre alla toccante testimonianza di don Oreste Benzi sulla schivitù delle prostitute, avvenuta lo stesso giorno, non è stata riservata nemmeno una riga?. Insomma, l?accusa agli oltre cinquecento giornalisti tradizionali, è di non saper raccontare l?anti-G8. ?Siate più coraggiosi?, dice loro, ?prendetevi un buco di più (una notizia mancata ndr) ma raccontate il vero volto di questa manifestazione?.


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