Cultura
G8: Pax Christi, in quei giorni terrore diffuso
Pax Christi ha affermato che ''nei giorni del G8 non c'e' stata la garanzia di manifestare pacificamente"
di Redazione
I pacifici manifestanti durante i giorni del G8 si trovarono a vivere ”in un clima di terrore diffuso” non solo per gli scontri e le violenze provocate dai blac block ma anche per la mancata difesa da parte delle forze di polizia. Ad affermarlo sono stati i vari rappresentanti delle sigle che aderirono al Genoa social forum ascoltati dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul G8.
Anche da parte cattolica non sono mancate le accuse alla gestione dell’ordine pubblico. Anna Scalori, dell’associazione Pax Christi ha affermato che ”nei giorni del G8 non c’e’ stata la garanzia di manifestare pacificamente e che l’impressione e’ stata quella che fuori della ‘zona rossa’ ci fosse una citta’ abbandonata a sé stessa, con cariche indiscriminate da parte della polizia. Anche tra chi voleva manifestare pacificamente – ha ricordato l’esponente di Pax Christi – si diffuse presto un clima di paura e di insicurezza”.
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