Non profit

G8.Oxfam:dai leader proposte riciclate

Per il portavoce di Oxam, Farida Bena, 15 miliardi di dollari per rispondere alla crisi alimentare possono sembrare tanti, ma se non si tratta di fondi addizionali è come incartare lo stesso regalo per donarlo una seconda volta

di Redazione

Ancora una volta il G8 sta pensando di falsificare i suoi ‘libri contabili’. Un miliardo di persone sono affamate e il G8 dà loro da mangiare nient’altro che parole poco convincenti: 15 miliardi di dollari (9,6 miliardi di euro) per rispondere alla crisi alimentare possono sembrare tanti, ma se non si tratta di fondi addizionali è come incartare lo stesso regalo per donarlo una seconda volta”, dichiara Farida Bena, portavoce di Oxfam International e Ucodep. 
Secondo Oxfam International e Ucodep, i leader del G8 possono recuperare il tempo perso stanziando fondi aggiuntivi per la crisi alimentare: solo un piano di emergenza sottoscritto da tutti i leader del G8 può aiutare le popolazioni colpite dalla fame.
“Il presidente italiano Berlusconi sta tagliando gli aiuti, mentre sostiene di prendersi cura dell’Africa. Come possiamo credergli se non ci mostra il piano di emergenza di cui ha parlato a Bob Geldof solo pochi giorni fa? Berlusconi ha inoltre spiegato che il ritardo dell’Italia è dovuto al terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Il taglio del 56% all’aiuto pubblico allo sviluppo, però, è stato decretato mesi prima del sisma. Quella dell’Abruzzo è una tragedia che non deve e non può essere dimenticata. Ma sostenere che è la causa dei tagli non rispecchia la realtà dei fatti, mentre dire mi dispiace non basta a salvare vite”, conclude Bena.

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