Volontariato

G8: Ong, fuori i partiti dal movimento anti globalizzazione

A chiederlo e' Rosario Lembo, presidente del Cpsi, la federazione che raggruppa 34 ong

di Redazione

”E’ sbagliato e controproducente che i partiti mettano il cappello sulle iniziative antiglobalizzazione, ma qualcuno lo sta gia’ facendo”. A chiedere che il Movimento e le sue iniziative restino nell’alveo della societa’ civile e’ Rosario Lembo, presidente del Cpsi, la federazione che raggruppa 34 ong di ispirazione sia laica che cattolica. Lembo guida un cartello di realta’ (tra le quali la campagna ”Chiama l’Africa” che raggruppa le maggiori congregazioni missionarie) che prenderanno parte sia al controvertice cattolico di sabato prossimo che alle manifestazioni del Genoa social forum in concomitanza col G8. Eppure la politica, non si puo’ nascondere, giocherà comunque un ruolo determinante per la soluzione di problemi cosi’ complessi come quelli che sollevate, come tenerla fuori? Lembo – ”Bisogna partire da un dato di fatto: l’insensibilita’ dei politici su questi temi. Se questa è la base occorre anche dire che certi temi, proprio perché rappresentano questioni legate alla stessa dignità dell’uomo, non possono essere che portate avanti da tutte le forze partitiche democratiche, senza vedere ne’ il colore, ne’ la provenienza. Un po’ come e’ avvenuto per la scrittura della Costituzione. Un movimento come quello del cosiddetto popolo di Seattle deve, anche per questo, rimanere un fatto legato alla societa’ civile e alla sua spontaneita’. Quello che chiediamo ai politici e’ la coerenza del loro operato e del loro agire pratico”.


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