Non profit

G8: lo sviluppo esce dall’agenda dei grandi

Marelli: "invitare al G8 alcuni Pvs senza impegni per sostenere il loro sviluppo è un atto di propaganda irrispettosa per il destino di centinaia di milioni di persone"

di Paolo Manzo

Ieri, si è tenuta la prima sessione ufficiale del Vertice. Nel corso di questa su iniziativa di Prodi e di Blair è stato chiesto e ottenuto di inserire nell?agenda la discussione della Advanced Market Committement (iniziativa italiana per la promozione della ricerca dei vaccini contro le grandi pandemie).

?Questa sembra al momento ? dichiara Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ONG italiane – essere l?unico accenno alle questioni dello sviluppo e delle problematiche dei Paesi in Via di Sviluppo. Iniziativa certo importante, ma non sufficiente. Nel corso dell?incontro a Palazzo Chigi con Prodi avevamo chiesto con tutta la società civile italiana una revisione dell?agenda verso una comprensione delle responsabilità degli 8 paesi più ricchi verso quelli poveri: il finanziamento dello sviluppo, la cancellazione del debito, il diritto all?educazione ed alle cure sanitarie, regole commerciali più giuste?.

Ieri mattina la rappresentante italiana del ?G8 dei Giovani? parlando di fronte agli 8 leader e ai suoi colleghi degli altri Paesi ha ribadito la stessa richiesta.

?Troppo poco è stato realizzato ? continua Marelli – degli impegni assunti nei precedenti Vertici soprattutto a livello del Governo italiano che resta la ?maglia nera? della classifica mondiale. C?è ancora poco tempo per il Presidente del Consiglio per dimostrare che questo Vertice è l?occasione per segnare una differenza sensibile con il precedente, responsabile della perdita di credibilità dell?Italia nella comunità internazionale e un primo passo di coerenza con gli obiettivi e gli impegni inseriti nel suo programma di Governo?.

A San Pietroburgo l?agenda dello sviluppo sembra essere definitivamente espulsa dai lavori del Vertice.
Le importanti questioni che hanno discusso gli 8 leader come la sicurezza energetica, la proliferazione del nucleare, la grave situazione in medio oriente alla quale oggi si aggiunge quella in Corea del Nord, non giustificano il non voler trattare delle responsabilità che questi Governi hanno verso il resto dell?umanità.

?Aver invitato al G8 i Governi di alcuni Paesi in Via di Sviluppo senza impegni concreti per sostenere lo sviluppo delle loro popolazioni diventa un atto di propaganda irrispettosa per centinaia di milioni di persone i cui destini dipendono anche dalle decisioni o dalle reticenze dei lavori di queste giornate? conclude Marelli.

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