Non profit

G8: le proposte di Tom Benetollo

"Per portare alternative bisogna allargare alleanze sociali e politiche distanti. L'Europa ha un grande carico di responsabilità sulle sue spalle", sostiene il presidente Arci

di Paolo Manzo

”La vera sfida del movimento è sulla proposta politica e sul disegno sociale che propone. L’ambizione di dire che un mondo diverso è possibile richiede la capacità di proposte alternative”. E’ quanto sottolinea il presidente dell’Arci Tom Benetollo, alla vigilia del G8 che, quest’anno non vedrà il popolo dei no global a contestarlo. Sicuramente, sottolinea Benetollo chiedendo la verità sui fatti di Genova dello scorso anno, la situazione è cambiata. ”Per portare alternative -afferma- bisogna allargare alleanze sociali e politiche ancora distanti. Alleanze che devono essere trovate sulla base dei contenuti. L’Europa ha un grande carico di responsabilità sulle sue spalle. Passa di qui il bivio che o l’idea di stato sociale e di diritto ha dimensione planetaria vede un soggetto forte come ”Europa entrare in campo o non c’è forza”. Secondo Benetollo, ”è inutile alla lunga ribattere colpo su colpo agli eventi chiamando a mobilitarsi persone che hanno la loro storia e le loro dinamiche. E’ il lavoro di base capillare, che è fondamentale. C’è bisogno di rilanciare questo lavoro sul territorio. Forse sinora, c’è stata troppa attenzione all’immagine, troppo amore verso i media. Certo, la comunicazione è un fattore primario -sottolinea- ma non bisogna lasciarsi assorbire dalla questione mediatica. Quando abbiamo portato gli aiuti a Sarajevo non c’era la tv”. Ricordando il prossimo appuntamento europeo del Forum sociale tra il 7 e il 10 novembre a Firenze, Benetollo ha sottolineato come in questo momento ci si debba misurare anche con le emergenze del nostro paese, dalla legge sull’immigrazione alle grandi battaglie sociali, ”in cui il movimento deve decidere se stare dentro. Occorre vedere se l’associazionismo vuole fare la battaglia dei diritti o rientrare nel proprio orticello. Tra i mali del movimento Benetollo individua l’eccessivo ”narcisismo e individualismo”, mentre sottolinea ”tanto più forti siamo quanto più crediamo in ciò che facciamo. Il messaggio alle nuove generazioni è che i leaderismi possono funzionare ma hanno le gambe corte. Quello che conta è il servizio”.


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