Non profit

G8: le priorità per le Ong

Si apre oggi in Georgia,USA, il summit delle nazioni che fanno parte del G8

di Carmen Morrone

I punti prioritari per la lotta alla poverta’ e la fame nel mondo sono tracciati in un documento rivolto dalle ONG italiane ai capi di governo che si riuniscono da oggi al 10 giugno a Sea Island in Georgia per il nuovo summit del G8. ”Siamo la piu’ ampia alleanza di organismi non governativi umanitari e di sviluppo delle nazioni appartenenti al G8 – si legge nel documento – e parliamo a nome di oltre 1.500 strutture, il cui lavoro e’ sostenuto da milioni di cittadini in ognuno dei nostri rispettivi paesi. Abbiamo unito le nostre voci nella difesa di quanti saranno enormemente coinvolti dalle decisioni che verranno prese quest’anno negli Stati Uniti e il prossimo nel Regno Unito, ma che sfortunatamente non avranno la possibilita’ di intervenire in modo diretto”. ”Non possiamo dimenticare – ha rilevato Sergio Marelli presidente delle Associazioni ONG italiane presentando il dpocumento – che questo vertice ha una responsabilita’ diretta sui destini dei paesi svantaggiati dei Sud del mondo. Sono 2 miliardi i poveri che aspettano decisioni importanti in questo summit e quindi chiamiamo i governi che si incontraranno da oggi ad assumersi tutte le responsabilita’ nella difesa di quanti saranno coinvolti nelle decisioni che verranno prese quest’anno in Georgia”. ”Il nostro lavoro sul campo in tutte le nazioni in via di sviluppo nel mondo – aggiunge il documento delle ONG italiane ai capi di governo riuniti da oggi in Georgia – ci consente conoscenza e comprensione uniche delle sfide che i cittadini di tali paesi si trovano a fronteggiare. In loco, gli organismi nostri membri lavorano per assistere il quasi miliardo e mezzo di persone che vivono con meno di $1 al giorno, gli 800 milioni di persone che vanno a dormire con la fame ogni sera, i 115 milioni di bambini che non possono andare a scuola e le 1.400 donne che ogni giorno muoiono per non aver accesso a cure mediche di base durante la gravidanza e il parto. Nel corso delle Vostre discussioni geostrategiche per migliorare la stabilita’ globale, Vi invitiamo a ricordare che molti di Voi hanno pubblicamente sostenuto le tesi favorevoli a uno sviluppo efficace e responsabile come elemento essenziale di qualsiasi politica. Individualmente e collettivamente, avete dichiarato che lavorare per la riduzione della poverta’ e’ utile agli interessi di tutte le nazioni e onora il principio di dignita’ individuale su cui i nostri paesi sono fondati. Di fatto, a tutt’oggi, le politiche nazionali di sviluppo e i loro bilanci preventivi non riflettono tali impegni. Non e’ facile – rileva il documento ONG – giustificare lo squilibrio esistente nell’allocazione dei fondi per la sicurezza nazionale e per lo sviluppo internazionale: nessuno dei due potra’ essere realizzato senza il successo dell’altro. Un maggior equilibrio fra queste allocazioni e’ necessario e non irrealistico, in particolare in vista delle Vostre dichiarazioni d’impegno e assistenza in favore delle popolazioni delle nazioni piu’ povere e fragili. Abbiamo molto apprezzato quattro anni fa, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la fermezza di unirVi ai 181 altri paesi firmatari della Dichiarazione del Millennio e degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: un contesto realistico per ridurre al 50% la fame e la poverta’, per garantire l’educazione di base, per promuovere l’uguaglianza e la capacita’ per le donne, per ridurre la mortalita’ materno-infantile e per combattere il virus HIV/AIDS e altre malattie infettive entro il 2015 nelle nazioni in via di sviluppo. Alle nazioni beneficiarie del raggiungimento di questi Obiettivi e’ stata richiesta corresponsabilita’ attraverso politiche adeguate e trasparenza nel governo. E’ giunto dunque il momento di mantenere gli impegni presi dalle nostre nazioni e di passare da un contesto teorico ai piani di azione. Crediamo sia possibile raggiungere questi obiettivi lavorando insieme fra di noi e con la comunita’ internazionale, percio’: Per il Summit del G8, che si terra’ il prossimo anno nel Regno Unito e che coincidera’ con una verifica dei progressi della comunita’ internazionale sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio – che avra’ luogo durante l’incontro mondiale dei Capi di Stato presso le Nazioni Unite nel corso dello stesso anno – facciamo appello a Voi oggi per:”situare formalmente lo sradicamento della poverta’ in un posto prioritario nell’agenda dei temi da affrontare in ogni futuro incontro dei paesi appartenenti al G8; ”riconfermare gli impegni di governo specificando strategie e piani concreti mirati al raggiungimento di tutti gli Obiettivi di sviluppo del Millennio entro il 2015; ”valutare e approntare tutti gli strumenti necessari per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, incluse – ma non limitati ad esse – le politiche di assistenza allo sviluppo, di commercio, di riduzione del debito, di trasferimento tecnologico e d’investimento privato”.


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