Non profit
G8: le ong da Prodi per cambiare rotta sulla povert
Consegnato al premier italiano un policy paper che punta il dito contro il disimpegno dell'Italia nella lotta alla povertà. Ma non solo...
di Redazione
Oggi In vista del Summit del G8 di Germania dell 6-8 giugno prossimi l?Associazione ONG italiane nell’ambito della Coalizione Italiana Contro la Povertà ha incontrato il Presidente del consiglio Romano Prodi a Palazzo Chigi, presentando il documento redatto con i contributi della Coalizione “In preparazione del Vertice G8 2007 di Heiligendamm”. Un policy paper che fa il punto su cambiamenti climatici e ambiente, lotta alla povertà, Aids e pone all?attenzione del Governo le richieste e le proposte della società civile rispetto all?agenda del Vertice G8.
Queste le premesse che introducono le nostre proposte: ?Promuovere economie che siano rispettose dei diritti umani, incorporando i diritti ambientali e sociali nelle regole del gioco del commercio e dell?economia internazionale; ricercare soluzioni su base regionale promuovendo approcci diversificati allo sviluppo e pertanto senza imporre condizionalità economiche attraverso le istituzioni finanziarie internazionali; rendere effettiva la sovranità delle istituzioni nazionali e regionali conferendo il diritto a ciascun Paese di intervenire sulle dinamiche economiche e di mercato attraverso il principio di precauzione sociale da applicare quando c?è il rischio di gravi conseguenze per le popolazioni locali.
Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ONG italiane spiega: ?Il segnale positivo dato oggi dal Presidente Prodi nell?averci ascoltato prima della partenza per la Germania è stato confermato da tre passi importanti annunciati durante l?incontro.
A seguito delle nostre richieste di dare indicazioni chiare sulla calendarizzazione degli stanziamenti delle risorse per la lotta alla povertà, Prodi ha previsto di coinvolgerci in un interlocuzione seria nella stesura del DPEF di inizio luglio per valutare insieme come fare per raggiungere l?obiettivo del 0.51% del Pil per l?aiuto pubblico allo sviluppo entro il 2010 e dello 0.7% entro il 2015. Definiti questi, insieme al pagamento del debito con il Fondo Globale per la lotta all?Aids, come obiettivi minimi da ottenere per poter mantenere gli impegni già sottoscritti a livello internazionale.
Altro punto qualificante la questione dei cambiamenti climatici, al centro delle nostre sollecitazioni anche per l?importanza nell?agenda G8: l?intervento di Prodi ha chiarito la posizione italiana, non si transigerà sulle quantità, cioè nelle trattative non si accetterà di scendere sotto la soglia dei 2° per l?innalzamento della temperatura globale, e sugli obiettivi fissati con il Trattato di Kyoto, in particolare la riduzione dei gas serra del 50% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990.
Infine, la parte che più ci coinvolge: in vista del Vertice G8 del 2009 che si svolgerà in Italia Prodi ha accolto la nostra proposta di aprire già al ritorno dalla Germania un percorso di concertazione e di partecipazione, a partire dall?organizzazione di un evento pubblico in ottobre, per arrivare a portare all?interno dei temi e delle scelte degli otto Grandi il punto di vista e le proposte della società civile italiana?.
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