Non profit

G8, l’Associazione delle ong italiane a fianco degli africani

Il presidente Marelli: "Ferma condanna alla violenza dei black bloc"

di Redazione

La lotta contro la povertà in Africa, l?economia globale e i mutamenti climatici saranno i temi cruciali del trentunesimo vertice dei paesi più industrializzati del pianeta. Al summit del G8 che si apre oggi a Gleneagles, in Scozia, l?Associazione ONG Italiane, a nome delle 163 ONG che rappresenta, torna a chiedere con forza di mettere fine, da subito, alla povertà e alla miseria che opprimono milioni di persone nel mondo. ?A proposito delle manifestazioni di protesta da parte di black bloc e altri gruppi estremisti? ? afferma Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione ONG Italiane ? ribadiamo la nostra ferma condanna nei confronti di qualunque forma di violenza, che non serve ai poveri della terra e che, al contrario, può fornire ai Governi riuniti a Gleneagles un alibi strumentale per non ascoltare le richieste dei miliardi di poveri amplificate dalle nostre ONG. Con la violenza e la prevaricazione non si ottiene nulla: lo diciamo ai Governi del G8 ma lo ribadiamo con altrettanta forza ai black bloc che manifestano in Scozia?. Le richieste avanzate dalle ONG sono peraltro perfettamente in linea con quelle emerse dal vertice dell?Unione Africana appena conclusosi in Libia: prima di tutto la cancellazione immediata e totale del debito dei Paesi più poveri, molti dei quali appartenenti al continente africano; in secondo luogo una politica di aiuti allo sviluppo più incisiva che concretizzi almeno la tappa intermedia dello 0,56% nel 2010 accordata dall?UE per arrivare allo 0,7% nel 2015, in accordo con gli obiettivi di sviluppo del millennio. Una politica orientata alla lotta alla povertà, che preveda la destinazione di almeno il 70% degli aiuti ai Paesi con il più alto indice di povertà, regole commerciali più eque che garantiscano ai Paesi del Sud del mondo un accesso più agevolato ai mercati mondiali, una precisa e vincolante calendarizzazione della decisione già assunta in linea di principio dal WTO di abolire ogni forma di sussidio alle esportazioni dei Paesi ricchi. ?Sulla base di questi dati – dichiara Marelli – valuteremo quanto l?affermazione di Tony Blair di voler passare dalle promesse ai fatti corrisponderà a decisioni concrete assunte a Gleneagles. Come ribadito dagli stessi rappresentanti dei Governi africani, all?Africa non serve elemosina; le richieste da loro espresse e pienamente condivise dalle ONG rappresentano un primo indispensabile passo per aggredire la povertà e mettere fine a questa condizione. ?Gli effetti della povertà estrema, delle questioni legate all?economia globale e dei problemi ambientali – prosegue Marelli ? si ripercuotono sui nostri stessi destini, sul futuro di ciascuno di noi e su quello di tutti i Paesi, siano essi ricchi o poveri?. ?Ai Paesi più industrializzati del mondo ? conclude il Presidente dell?Associazione ONG Italiane – chiediamo di dimostrare con i fatti, come risultato di questo vertice, l’intenzione reale di sradicare la povertà dal pianeta, dando prova di una leadership responsabile che conduca ad un futuro sostenibile per tutti?.

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