Cultura
G8: la violenza si prende i media e i G8 i poveri
Ecco il bel commento della Focsiv
di Redazione
Genova, 20 luglio 2001 ? Volontari nel mondo ? FOCSIV (la Federazione di 52 Ong di volontariato internazionale), insieme alla CIDSE (la coalizione internazionale delle Organizzazioni Cattoliche per la Solidarietà Internazionale di cui la FOCSIV è espressione italiana), hanno condannato la violenza sfociata in seno alle manifestazioni di protesta al G8.
Volontari nel mondo ? FOCSIV esprime il timore che gli scontri si approprino dell?attenzione internazionale a discapito della questione del debito, della povertà e dell?ingiustizia i cui costi vengono pagati dai Paesi più poveri e che i leader G8 non stanno affrontando in maniera adeguata.
La giornalista Adei Abebe Bekele, membro del Christian Relief Development Association (Etiopia) che segue i lavori insieme al rappresentante di Volontari nel mondo ? FOCSIV, ha dichiarato: ?La violenza ottiene la copertura dei mezzi di informazione, la povertà no. La violenza a Genova non deve distrarre il mondo dalla vera violenza della povertà nel Sud del mondo. Il peso del debito impagabile continua ad ostacolare la riduzione della povertà in molti Paesi. Lo scandalo vero ? continua la Signora Adei Abebe Bekele – è che i Paesi poveri stanno pagando di più per ripagare il debito ai creditori più ricchi del mondo di quanto non paghino per l?educazione scolastica e la sanità.?
Per effetto della pressione di una Campagna giubilare senza precedenti per la cancellazione del debito i Paesi del G8 avevano promesso di cancellare il debito insostenibile dei Paesi più poveri. Ma secondo Volontari nel mondo ? FOCSIV le loro promesse in materia di debito sono rimaste disattese.
I Paesi del G8 stanno ingannando l?opinione pubblica quando sostengono di aver cancellato il debito al 100%. Le analisi dell?attuale situazione del debito indicano che per i Paesi HIPC (Paesi poveri altamente indebitati) il servizio del debito è stato ridotto di un terzo. Per alcuni Paesi, invece, non vi è stata alcuna riduzione del debito.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.