Famiglia

G8: indagine smentisce violenze in ospedali Genova

Non vi fu nessuna dimissione "per motivi di ordine pubblico" nei nosocomi della città durante il Summit

di Gabriella Meroni

”Nessun malato e’ stato trasferito oppure dimesso sotto pressione delle forze dell’ordine per essere arrestato. Ne’ e’ stata esercitata alcuna coazione all’interno delle salette visita”. Lo ha detto l’assessore regionale ligure alla Sanita’ Piero Micossi, nel presentare alla stampa l’indagine svolta dalle direzioni sanitarie sulla condotta dei medici impegnati nelle strutture ospedaliere nei giorni del G8: l’indagine e’ stata svolta nelle aziende ospedaliere genovesi di Villa Scaffi, San Martino e Galliera. All’inizio di agosto, infatti, segnalazioni del Gsf all’Ordine dei medici denunciavano le dimissioni di pazienti per motivi di ordine pubblico e non sanitari. Di qui, sono scattati gli accertamenti svolti dalle direzioni sanitarie dei tre ospedali, conclusisi con la stesura di tre rapporti che verranno inviati al procuratore capo di Genova, al prefetto e al ministro dell’Interno. In uno dei tre rapporti, quello dell’ospedale Galliera, si legge che ”dalle verifiche effettuate non e’ emerso alcun elemento che possa far ravvisare una condotta impropria sia da parte delle forze dell’ordine verso il personale sanitario o verso i ricoverati, sia da parte dei dipendenti del nostro Ente nei confronti degli assistiti legati alla manifestazione G8”. ”In particolare, presso il pronto soccorso – prosegue il rapporto – tutti i pazienti indistintamente hanno ricevute adeguate cure ed assistenza. Nessun appartenente alle forze dell’ordine ha interferito con l’operato dei sanitari sia presso il pronto soccorso che nei reparti dove erano ricoverati manifestanti, alcuni dei quali in stato di fermo”. ”Il personale medico -ha affermato Micossi- ha sentito disconosciuto il proprio impegno e si e’ sentito anche calunniato. Invece siamo grati agli operatori sanitari che in quei giorni hanno compiuto un servizio straordinario”.


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